Per effetto della nuova legge regionale in materia di aree protette e sistema della biodiversità, saranno i Comuni ricadenti nel territorio della Riserva Valli Cupe a gestire l’area protetta. Legambiente Calabria è soddisfatta del lavoro svolto nel corso degli anni nell’osservanza delle norme regionali che sanciscono che la Riserva naturale regionale delle Valli Cupe è una zona protetta per legge e come tale deve essere gestita. L’associazione ambientalista ha assunto la gestione in un territorio segnato da contrasti, noti ai più, nella consapevolezza di dovere fare il bene del territorio ed instaurando un confronto continuo e proficuo con le amministrazioni territoriali, regionale, comunali e con le associazioni locali nel solo interesse della tutela ambientale – che è la principale funzione di un’area protetta – e dello sviluppo ecosostenibile dell’intera area.
Molte le attività ed iniziative realizzate, con il lavoro gratuito dei volontari, da Legambiente Calabria e con il supporto tecnico scientifico qualificato ed attento del Direttore Antonio Falcone, nominato con una procedura di evidenza pubblica. Tra queste ricordiamo: la ristrutturazione della sede data in comodato gratuito dal Comune di Sersale; la riattivazione del protocollo d’intesa con la Pro Loco di Sersale per gestione dei servizi turistici e la fruizione delle risorse naturalistiche della Riserva; la gestione tecnico-amministrativa; la pianificazione e la programmazione delle attività; la pulizia e manutenzione dei sentieri; la gestione del sito web ed il suo aggiornamento; la creazione, attraverso apposito bando, di una short list aperta di aziende di fiducia della Riserva; la realizzazione della prima Festambiente certificata del Sud Italia; la messa in opera di telecamere di controllo per incendi e per abbandono di rifiuti sui sentieri più frequentati; la realizzazione, con il supporto alle associazioni ed alle Amministrazioni locali del territorio, di eventi plastic free e la formazione professionale delle Guide ambientali escursionistiche della Riserva in collaborazione con AIGAE.
Ed ancora, con la gestione di Legambiente è stato regolamentato il flusso all’interno del Canyon Valli Cupe. Come stabilito dalla legge istitutiva, l’area è considerata zona ad alta protezione e pertanto per poter accedere è necessario prenotare le visite al suo interno, con guida accreditata. Il lavoro delle guide ha consentito la massima tutela e rispetto di un inestimabile valore ambientale garantendo, al contempo, la fruizione in sicurezza da parte dei visitatori. Ma non solo. È stata attivata anche una convenzione con Calabria Verde finalizzata ad un migliore salvaguardia dei sentieri. Nei mesi estivi, diversi gli open day organizzati per le escursioni al Canyon. L’Associazione ambientalista ha provveduto, avvalendosi di un supporto professionale, ad incentivare la comunicazione e la pubblicità della Riserva con il rifacimento, ad esempio, della cartellonistica stradale e la consegna ai comuni della Riserva di cartelloni pubblicitari, la realizzazione e la stampa di brochure informative utilizzate sia nel corso degli eventi organizzati che come guida informativa del territorio della Riserva e come vademecum delle norme comportamentali da seguire sui sentieri, distribuite dalla Pro Loco, la realizzazione e distribuzione di gadget della Riserva nel corso degli eventi e per la premiazione del vincitore del concorso fotografico “Primavera a Valli Cupe”. La visibilità della Riserva si è accresciuta attraverso comunicati ed articoli sulla stampa e sul web e la partecipazione ad eventi fieristici come il TTG di Rimini, per 2 anni consecutivi, a seguito dell’accreditamento con l’Assessorato al Turismo della Regione Calabria nonché attraverso la dislocazione di totem pubblicitari nei centri commerciali delle province calabresi. È in fase di organizzazione, insieme al conduttore Fabio Toncelli, una puntata della trasmissione Kilimangiaro in onda su Rai 3.
Nell’ottica della promozione del territorio si inquadra anche l’inserimento della Riserva nel circuito dell’Appenino Bike Tour e la manifestazione di interesse alla presentazione di proposte di intervento fatta dall’Ente gestore alla Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione turistica Ufficio III, a valere sulla misura “Montagna Italia” del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo. La sede della Riserva è stata accreditata al Servizio Civile Universale per la realizzazione di progetti finalizzati alla conoscenza ed allo studio del territorio con l’ausilio dei volontari del servizio civile nazionale.
In sintonia con la legge regionale che sancisce il ruolo tecnico scientifico dell’Ente Gestore, sono state allocate, nel bilancio, delle somme necessarie per la realizzazione di veri studi scientifici sulla flora e sulla fauna della Riserva Valli Cupe. Nel 2021, infatti, è stato realizzato il primo monitoraggio, secondo i protocolli ISPRA, sulla fauna presente nel territorio della Riserva e successivamente lo stesso monitoraggio è stato realizzato anche nel pSic fiume Uria.
Nel mese di novembre 2023 è iniziato il monitoraggio della flora, sempre secondo i protocolli ISPRA della Riserva e del pSic fiume Uria, monitoraggi necessari e finalizzati alla redazione di un corretto ed efficace Piano di Gestione della Riserva rispettoso della Fauna e della Flora presenti sul territorio.
Attualmente sono state acquisite le autorizzazioni e validati gli atti progettuali necessari per i lavori di ripristino del sentiero di accesso al Canyon Valli Cupe, danneggiato da eventi meteorici lo scorso inverno e del Sentiero della Rupe distrutto dal catastrofico incendio che ha colpito il comprensorio nel 2021. Inoltre sono state presentate delle schede progettuali al MAB con capofila il Parco Nazionale della Sila per il ripristino del sentiero dei Carbonai che ha parte della sua percorrenza nella Riserva, e con la società Azzero Co2 per la risistemazione del sentiero dei castagni secolari di Cavallopoli.
La Riserva naturale regionale Valli Cupe, attraverso l’apporto della più nota e consolidata associazione ambientalista del Paese, in questi anni ha avuto una ribalta nazionale ed è stata, anche, inserita nei cantieri della transizione ecologica che servono all’Italia, presentata al congresso nazionale di Legambiente nel dicembre 2023.
“In questi anni la Riserva si è arricchita in termini di tutela ambientale del territorio, competenze scientifiche e professionalità nel settore turistico – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria-. Ringraziamo la Regione Calabria, le Amministrazioni di Sersale, Zagarise e Cerva e la Pro Loco di Sersale con cui abbiamo sempre lavorato in sinergia superando progressivamente gli ostacoli e migliorando la fruizione turistica della Riserva sempre nell’ottica preminente di salvaguardia e sostenibilità ambientale. Molto è stato realizzato, anche grazie al contributo appassionato di tanti volontari dell’associazione. Le difficoltà affrontate nel periodo della pandemia e la successiva incertezza, sempre incombente, sul futuro gestionale della Riserva, non ci hanno consentito di concretizzare fino in fondo la nostra visione e di terminare la programmazione avviata ma confidiamo che le Amministrazioni locali, alle quali va il nostro augurio di buon lavoro, proseguiranno la gestione imparziale e trasparente di una delle aree protette più belle dell’intera regione”.