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martedì, 22 Aprile, 2025
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Ryanair piglia tutto, Tavernise (M5S): la compagnia aerea incassa e i calabresi pagano due volte

“Mentre la Regione Calabria stanzia milioni per incentivare il traffico aereo, Ryanair incassa — e i calabresi pagano due volte: con le tasse e con i biglietti. Altro che low cost: qui si ingrassano i profitti di una multinazionale con fondi pubblici e zero ritorni tangibili per i cittadini”. Parole di Davide Tavernise, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. “Dal 1° agosto 2024, nei tre aeroporti calabresi (Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone) è stata abolita l’addizionale comunale di 6,50 euro per passeggero. Una misura generosa, coperta interamente dalla Regione: 13 milioni di euro all’anno, che di fatto finiscono nelle casse delle compagnie aeree. Ma c’è di più: Ryanair si è aggiudicata la gran parte dei 47 milioni stanziati dalla Regione per servizi di servizi di marketing digitale turistico per la promozione della “Destinazione Calabria”. La compagnia aerea si è posizionata in testa nei quattro lotti del bando, per un contratto della durata di 36 mesi, ottenendo una quota significativa del budget complessivo. Su questo bando Davide Arduini, dell’associazione che unisce tutti i principali consulenti della comunicazione professionale del nostro Paese, ha detto: ‘Non posso nascondere la sorpresa, come Presidente UNA nell’apprendere che il bando possa essere assegnato ad una linea aerea, sia pure stimata e importante come Ryanair. Un obiettivo di promozione turistica richiede una strategia di comunicazione e una pianificazione media ottimizzata rispetto ai target di riferimento, pane quotidiano delle agenzie di comunicazione'”.

“Il patto con Ryanair – evidenzia Tavernise – doveva portare benefici ai cittadini, non un salasso. Invece i numeri raccontano altro: il prezzo medio dei biglietti Ryanair è salito del 21%, da 41 a quasi 50 euro, evidenziando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Altro che voli a 9,99 euro: durante la Pasqua 2025, volare da Torino a Reggio è costato in media 192 euro, da Bergamo a Lamezia 132 euro, da Crotone si superano i 160 euro a tratta. A partire dall’estate 2025 Ryanair ha annunciato un ulteriore ritocco all’insù del prezzo dei biglietti, che inciderà fra il 4% e il 6% per i voli estivi. Il ceo di Ryanair, Eddie Wilson, a margine dell’evento ‘Calabria straordinaria’, organizzato al Parlamento europeo a Bruxelles a febbraio, ha dichiarato che la compagnia prevede di trasportare circa 2,8 milioni di passeggeri in Calabria nel corso del 2025. Tenendo presente l’abolizione dell’addizionale comunale di 6,50 euro per passeggero, si può stimare che la compagnia beneficerà di un risparmio annuale di circa 18,2 milioni di euro. Considerando l’aumento medio del costo del biglietto, Ryanair incasserà 25 milioni in più, arrivando ad una cifra totale di profitto aggiuntivo di più di 43 milioni solo sui biglietti, tutto sulle spalle della collettività.

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“Fin qui i numeri. Ma la domanda vera è una sola: chi controlla tutto questo?- chiede Tavernise. Chi verifica che quei milioni pubblici investiti portino vantaggi ai calabresi? Chi impone a Ryanair di non trasformare gli incentivi in extraprofitti? La Regione Calabria si è limitata a firmare contratti e Ryanair ad annunciare “un piano di crescita super potenziata” in Calabria, senza però che ci sia trasparenza sulle tariffe, report puntuali sull’impatto reale delle rotte, né clausole vincolanti per contenere il caro-voli. Eppure basterebbe poco: una clausola che colleghi gli incentivi pubblici alla riduzione delle tariffe medie; Un monitoraggio mensile, trasparente, accessibile ai cittadini; Una verifica puntuale del rispetto degli impegni presi da Ryanair sulle rotte promesse; E soprattutto, una minaccia concreta di revoca dei fondi in caso di inadempienze o rincari ingiustificati. Perché se il biglietto per tornare a casa costa come una mini vacanza in Europa, allora qualcosa è andato storto. Se i cittadini calabresi sono costretti a pagare di più per volare dalla propria terra, mentre la Regione finanzia chi lucra su questi disagi, allora c’è un problema politico e istituzionale, non solo economico. Ryanair ha un ruolo importante, ma non può dettare legge. È la Regione che deve dettare le condizioni. E deve farlo ora. Basta subalternità, basta regali a fondo perduto. Serve una nuova stagione di responsabilità, controllo e trasparenza. Se i soldi pubblici non producono un beneficio concreto per i cittadini, allora sono soldi buttati. E chi amministra queste risorse ne deve rispondere. Noi continueremo a vigilare, dati alla mano. Ma la Regione ha il dovere — politico e morale — di far sentire la propria voce. Non con i comunicati stampa, ma con i fatti”- conclude il Consigliere regionale del Movimenti 5 Stelle.

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