Sottodimensionati in termini di posti letto e di personale rispetto alla media nazionale: è questa la “fotografia” dei quattro ospedali regionali della Calabria che emerge dall’ultimo report dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).
Il report, curato in collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna, effettua una misurazione e una valutazione della performance delle aziende ospedaliere e ospedaliere-universitarie con riferimento al 2019, soffermandosi, per quanto riguarda la Calabria, sull’azienda ospedaliera di Cosenza, sull’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, sull’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro e sull’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria (il Gom).
Tra gli indicatori principali considerati da Agenas ci sono il numero di posti letto, il valore della produzione, il personale: la media nazionale – si legge dal report consultato dall’AGI – è di 762 posti letto, di 333 milioni di valore di produzione, e di 2.256 unità di personale. Le quattro aziende calabresi esaminate da Agenas hanno generalmente numeri inferiori alla media nazionale.
Il policlinico universitario “Mater Domini” è la struttura ospedaliera più piccola, con 234 posti letto (circa il 75% in meno rispetto alla media nazionale), un valore della produzione di 96,3 milioni, e 633 dipendenti (il 75% in meno della media nazionale). L’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro conta 488 posti letto (il 25% in meno della media nazionale), un valore della produzione di 183,2 milioni, e 1.619 dipendenti (oltre il 25% in meno della media nazionale).
Quanto all’azienda ospedaliera di Cosenza, i posti letto censiti dal report di Agenas sono 538 (-25% circa rispetto alla media nazionale), il valore della produzione supera di poco i 203 milioni, il personale è pari a 1.582 dipendenti (oltre il 25% in meno della media nazionale). Per finire, l’azienda ospedaliera di Reggio Calabria conta 547 posti letto (circa il 25% in meno), ha un valore della produzione i 200 milioni e 1.553 dipendenti (oltre il 25% in meno della media nazionale).