Il Tar del Lazio ha accolto oggi l’istanza cautelare presentata, in accordo con le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative (Federanisap, Aiop, Uap) dagli avvocati di Forum Team – Legal Healthcare, contro il Decreto del ministero della Salute di concerto con il Mef (pubblicato in GU il 27 dicembre con efficacia da oggi, 30 dicembre) con il quale è stato emanato il Tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica.
Il Giudice del Tar Lazio, in funzione monocratica, Giulia Lattanzi, ha così sospeso l’efficacia del Decreto ministeriale, fissando l’udienza collegiale per il 28 gennaio 2025. Il ricorso mira a evidenziare la carenza istruttoria, la mancata considerazione dell’andamento dei costi produttivi aggiornati e le criticità giuridiche e metodologiche del Decreto impugnato: «Siamo convinti – spiegano gli avvocati Giuseppe Barone e Antonella Blasi – che il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione. Le tariffe non tengono conto dell’incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L’istruttoria che ha condotto all’approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa. Non è stata garantita una rappresentazione adeguata dei costi reali e delle esigenze delle strutture sanitarie accreditate».
Ma non solo: «Il DM è illegittimo per violazioni di norme Costituzionali. Gli atti della Commissione Permanente, inclusa la proposta tariffaria, sono viziati – affermano gli avvocati Alberto Polini e Alessandro Diotallevi – da nullità derivata. La Commissione ha operato oltre i limiti temporali previsti dalla normativa, senza una valida base legislativa. Le tariffe approvate determinano poi una riduzione media del 22-27% rispetto ai valori precedenti, compromettendo la sostenibilità operativa delle strutture accreditate. Questo impatto è particolarmente grave per le strutture private che potrebbero essere costrette a cessare l’erogazione dei servizi e per i cittadini che dovranno ricorrere a determinate prestazioni a proprie spese, creando evidenti disparità di trattamento».
Il Team, su mandato delle Associazioni di categoria ed in collaborazione con le stesse, «si riserva entro la data d’udienza già fissata, di elaborare una proposta conforme alla Costituzione nell’interesse primario della tutela al diritto alla salute».