“Il 27 Marzo si è tenuto alla Cittadella Regionale l’incontro tra i sindacati firmatari del Ccnl Comparto sanità (presenti Cislfp, Fpcgil, Uilfpl, Nursind e Nursing up) e la delegazione di parte pubblica guidata dal sub commissario alla Sanità Esposito. L’incontro ha avuto come oggetto il superamento del lavoro precario attraverso le procedure di stabilizzazione”. Lo rendono noto i sindacati. “Nella fattispecie – prosegue la nota – l’accordo prevede che le Aziende debbano fornire entro il 20 Aprile 2024 il numero di personale da stabilizzare alla luce delle Linee guida Conferenza Stato Regioni 23/77/CR06/C7, DL 198/2022, DL 215/2023, con particolare riferimento al termine ultimo previsto per la stabilizzazione ed il raggiungimento dei requisiti, nonché alle tipologie di lavoro flessibile ammesse alle procedure di stabilizzazione. Inoltre, all’interno dei piani dei fabbisogni, che prima di essere deliberati dovranno essere inviati per informativa ai Sindacati, dovrà essere esplicitato il numero di soggetti aventi i requisiti utili alla stabilizzazione previsti dalle ultime normative”.
“Le parti – affermano i sindacati – hanno convenuto che unitamente alle stabilizzazioni ed allo scorrimento delle graduatorie già in essere, si procederà a reclutare personale nelle modalità previste dalla Legge e nel rispetto dei fabbisogni e dei tetti di spesa. Grande soddisfazione è stata espressa a conclusione della seduta. Si tratta di una vittoria per i lavoratori della Sanità calabrese ed anche per le parti firmatarie dell’atto che hanno lavorato senza sosta affinché l’obiettivo prefissato si realizzasse”.
“Finalmente – concludono i sindacati – riusciamo a dare risposte importanti a chi lavora nella sanità e all’utenza poiché unitamente alle stabilizzazioni è stato tracciato il percorso che porterà al reclutamento di nuovo personale attraverso l’utilizzo delle graduatorie esistenti, procedure di mobilità e nuove assunzioni. Già programmato per il 23 aprile il prossimo incontro con la parte pubblica per assicurare un servizio più efficiente e garantire il diritto alla salute di chi si rivolge alle strutture sanitarie della Calabria”.