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venerdì, 28 Febbraio, 2025
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Sanità, Idonei graduatorie a Santelli: battiti per i pazienti calabresi e i nostri diritti

Gli idonei delle varie graduatorie calabresi riguardanti le varie figure professionali: infermieri, Oss e biologi hanno scritto una lettera aperta al presidente della Regione Jole Santelli.
“Gentilissima presidente – si legge – i giorni precedenti le elezioni regionali in Calabria lei rilasciò una dichiarazione forte, profonda, carica di speranza: “‘Io voglio una Calabria rock’. La parola ‘rock’ viene tradotta letteralmente come ‘roccia’. In questa regione effettivamente bisogna essere forti come una roccia per risolvere i problemi che ci attanagliano. Non ultimo il problema della sanità. Il primo incontro istituzionale scelto da lei dopo la nomina di presidente della regione è stato emblematico e significativo: un incontro con il ministro della salute Speranza. Ci auguriamo che questo incontro non sia stato soltanto un incontro-slogan. Il nostro augurio è che quell’incontro abbia un senso e un filo logico da cui partire. E’ di pochi giorni fa infatti, la notizia che​ il ‘Piano operativo’ emanato da Cottocelli per le assunzioni del Triennio 2020-2022 si aggira intorno alle 490 unità per tutta la Calabria. Si ha capito bene. Soltanto 490 unità. Una cifra irrisoria per quello che riguarda il reale fabbisogno di tutte le strutture ospedaliere calabresi. Stiamo scherzando? Queste cifre non basterebbero neanche per una sola struttura ospedaliera e invece dobbiamo razionarle per tutta la regione. Chi lavora all’interno degli ospedali oggi è stremato sia psicologicamente che fisicamente e il tutto si riverbera negativamente sull’assistenza al paziente”.
Per gli idonei “E’ inconcepibile che in un momento di emergenza nazionale, laddove le regioni assumono in via straordinaria, in Calabria si mantengano i livelli assistenziali bassi. Bene gentilissima presidente, noi le chiediamo di battere i ‘pugni’ sui tavoli preposti alla risoluzione dei problemi. Lei che ha detto che i problemi si risolvono partendo dai tavoli romani con i quali le chiediamo di interagire. Se non dovesse bastare il rumore dei suoi ‘pugni’, sappia che ci sono altri 1000 idonei arrabbiati pronti a supportarla, perché è impensabile e scorretto che 1000 donei che hanno superato un regolare concorso pubblico suddiviso in 4 prove (di cui l’ultima concernente la prova orale effettuata di fronte ad una commissione esaminatrice costituita da medici e primari) si vedano prevaricare dalla stabilizzazione​ dei precari senza alcun scorrimento delle graduatorie perché il budget è insufficiente per coprire tutte le assunzioni,​ nonostante i fabbisogni cospicui e i Lea al di sotto degli standard previsti. Si ricordi cara presidente che una regione di 2 milioni di persone ha riposto in lei la massima fiducia, le chiediamo di intervenire sul problema della sanità che in questo momento è tra quelli più urgenti da affrontare”.​
“Noi idonei – conclude la lettera – non ci fermeremo e dai prossimi giorni saremo pronti a tutto, ma lei, presidente, deve stare dalla parte della legalità”.

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