(Adnkronos) – Il caso della collana di Tony Effe finisce al vaglio dell’Autorità per le comunicazioni (Agcom), alla quale si rivolge il Codacons con un esposto per la possibile fattispecie di pubblicità occulta, chiedendo una maxi-sanzione verso l’artista e nei confronti della Rai. "Oggi gli stessi vertici Rai, per bocca del vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, Claudio Fasulo, ammettono che la decisione del rapper di indossare al Dopofestival e nella green room di Radio2 la collana vietata sul palco dell’Ariston rappresenta una chiara violazione degli accordi firmati dagli artisti che si impegnano a evitare qualsiasi forma di pubblicità occulta durante il Festival – spiega il Codacons in una nota -. Il comportamento di Tony Effe viola palesemente gli accordi contrattuali assunti dal rapper, e rappresenta un danno per milioni di telespettatori colpiti da una forma di pubblicità occulta in favore di un marchio commerciale". Per tali motivi domani "sarà depositato un formale esposto del Codacons all’Agcom con cui si chiede di sanzionare pesantemente Tony Effe e la stessa Rai, colpevole di non aver impedito l’illecito". Ma il Codacons solleva anche "un’altra possibile irregolarità che starebbe interessando il Festival di Sanremo. In particolare, con una segnalazione diretta ad Antitrust, Agcom e Commissione di vigilanza Rai, l'associazione denuncia l'attività sui social network di alcune note influencer che, sfruttando l'elevato numero di follower, spingono gli utenti a votare determinati artisti, penalizzandone così altri. Una situazione – scandisce l'associazione – aggravata dalle modifiche apportate quest'anno al regolamento di Sanremo, che di fatto ridimensionano il peso delle giurie assegnando un potere maggiore al televoto nell'individuazione della canzone vincitrice". In prima battuta, si potrebbe assistere ad un condizionamento indebito nell'intervento di influencer: è il caso di Giulia De Lellis che, attraverso interventi sui social o indossando magliette con la scritta "Vota Tony", spinge milioni di follower a televotare Tony Effe, compagno della stessa influencer – spiega il Codacons – Se un concorrente ottiene un numero elevato di voti grazie all'appoggio di influencer, si creerebbe una distorsione della competizione, in violazione dei principi sanciti dall’art. 101 del TFUE in tema di leale concorrenza. Per tali motivi il Codacons chiede "all'Agcom di verificare la conformità della gestione del televoto ai principi di trasparenza e correttezza previsti dal Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi (D.Lgs. 177/2005), con particolare attenzione all'influenza esterna esercitata da soggetti terzi, quali influencer; introdurre linee guida specifiche per regolamentare il televoto nei programmi di rilevanza nazionale, al fine di garantire che esso non sia suscettibile a distorsioni da parte di campagne mediatiche o interessi privati". Inoltre, chiede "alla Commissione di Vigilanza Rai di avviare una indagine interna per verificare se le modifiche regolamentari introdotte dalla Rai siano in linea con i principi di imparzialità e trasparenza richiesti dal Contratto di Servizio". Il movimento dei consumatori si rivolge anche alla Direzione Generale Rai, a cui domanda "di implementare un regolamento che limiti l’influenza di campagne esterne sul televoto, attraverso l'adozione di un monitoraggio sistematico per rilevare comportamenti sospetti nel voto ovvero la previsione di sanzioni per concorrenti o soggetti terzi che utilizzano mezzi di pressione indebiti". Infine, il Codacons chiede "all'Agcm di valutare se l'assenza di regolamentazione e i meccanismi del televoto possano configurare pratiche commerciali scorrette, considerando il potenziale condizionamento esercitato da influencer su ampie fasce di consumatori". —[email protected] (Web Info)
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