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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Sant’Anna Hospital in crisi, Donato: Evitare chiusura. Lega: Nessuno pensa ai pazienti

“Abbiamo difeso il Sant’Anna Hospital come polo di eccellenza e modello operativo per aver salvato migliaia di vite umane. Pensavamo che la questione fosse limitata solamente al mancato o ritardato pagamento delle somme dovute, ma oggi, invece, si apprende di altre questioni rilevanti sotto l’aspetto contabile e no. In questo difficile contesto, però, nessuno sta pensando ai tantissimi pazienti che, nella indicata struttura, venivano accolti e gli veniva prontamente salvata la vita. Oggi apprendiamo che il Sant’Anna Hospital ha quasi chiuso i reparti e che nessun intervento verrà eseguito e i pazienti in attesa dovranno essere trasferiti”. Lo scrive il commissario regionale Lega Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

“Un danno pesante – aggiunge – per persone che vivono tra la vita e la morte e che si erano affidate ad un polo di eccezionale valenza. Un altro pesante disastro per la sanità calabrese. Infatti, il problema della mancanza di strutture e di un sistema sanità adeguato, si ripercuote sia sui malati che hanno difficoltà di curarsi e sia su deficit esistente, in quanto, naturalmente, il paziente, se può, va via. Ed oggi, si è solo pensato al Covid, senza, però, considerare opportunamente al dopo, dinnanzi a un sistema sanitario disastrato e che è interessato da molte ombre e da poche luci. Non sembra che il paziente, che prima trovava conforto nel Sant’Anna Hospital, oggi possa avere risposte adeguate dal sistema pubblico. Molti pazienti, preferiscono andare fuori regione, se possibile, ed altri hanno rinviato controlli e visite non essendoci gli spazi sufficienti. Non vogliamo generalizzare. Vi sono, sicuramente, le eccezioni e di questo bisogna ringraziare la classe dei medici, degli infermieri, degli ausiliari che, con evidente spirito di sacrificio, hanno mantenuto in piedi una sanità cadente. Ma, oltre ai malati di Covid esistono anche altre categorie con problemi seri, come: i cardiopatici, gli oncologici e, comunque, tutti quelli che hanno bisogno di controlli, cure ed interventi celeri. Di questi ci siamo quasi dimenticati! Gli attuali ospedali sono al collasso e per potersi curare bisogna mettersi in fila, se vi è il tempo, o farsi raccomandare per poter ricevere un qualcosa che è un diritto. Che le inchieste vadano avanti e colpiscano i responsabili, ma i pazienti calabresi hanno il diritto di potersi curare nella normalità. E questa condizione, allo stato, non esiste e, certamente, non è solo colpa del Covid”- conclude Saccomanno.

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Sulla questione interviene anche il candidato sindaco per la città di Catanzaro, Valerio Donato. “Mentre la politica catanzarese ormai da anni discute solo di incarichi e candidature- scrive – un altro pezzo importante della sanità e della storia della città rischia di venire giù. Le notizie che arrivano dalla prestigiosa struttura Sant’Anna Hospital sono pessime e se fossero confermate aumenterebbero le nostre preoccupazioni. Pare infatti – prosegue la nota – che interventi chirurgici e ambulatoriali programmati siano stati sospesi anche alla luce delle dimissioni di alcuni sanitari. La crisi senza fine del Sant’Anna Hospital, struttura di assoluta eccellenza, è lo specchio di una città in chiara difficoltà e che avrebbe bisogno di risposte forti. Risposte che evidentemente stentano a venire da una classe politica avvitata su sé stessa e preoccupata piuttosto del mantenimento dello stato attuale delle cose.”
“Non posso e non voglio entrare nel merito degli errori e delle responsabilità, anche individuali, che hanno portato alla crisi del Sant’Anna e all’attuale situazione di incertezza – rileva Donato. Dico solo che l’ondata di solidarietà che si è registrata in città verso i dipendenti e i professionisti che si sono battuti per la salvezza della struttura non ha trovato una risposta forte da parte delle istituzioni. Se c’è ancora uno spiraglio in questa dolorosa vicenda, e io ritengo che esista, bisogna cercare di tenerlo aperto. Il presidente Occhiuto, che è anche Commissario straordinario della Sanità, può e deve intervenire. Altrimenti, tutti i discorsi su “Catanzaro Città della Buona Sanità” lasceranno il tempo che trovano. Una via d’uscita deve comunque esserci per un’eccellenza sanitaria che ha assistito negli anni migliaia di calabresi, evitando un’ennesima emorragia sanitaria verso altre regioni, soprattutto in campo cardiologico e cardiochirurgico”.
“L’unica cosa certa che mi sento di dire – conclude la nota – è che nessuno, di fronte al rischio di chiusura del Sant’Anna Hospital, può girarsi dall’altra parte. E’ un dovere morale nei confronti dei dipendenti, degli ammalati e dell’intera città”- conclude Valerio Donato.

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