Olbia – Quindici persone arrestate con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e un obbligo di dimora. Alle prime luci dell’alba i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Cagliari su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia che ha coordinato le indagini, nei confronti di sedici indagati. Numerose le perquisizioni anche in Lombardia e Campania.
L’operazione, denominata “Barber shop”, parte dalle indagini relative ad una rapina perpetrata nel mese di ottobre 2016 ai danni di un pensionato di Padru. Uno degli autori della rapina, secondo gli investigatori risultava coinvolto in un giro di spaccio di stupefacenti a Olbia: era il punto di riferimento nella vendita della droga. Grazie ai controlli sul territorio è stata identificata una seconda persona, sempre di Olbia, indicata negli ambienti della malavita locale quale elemento di spicco nel traffico di cocaina: aveva rilevato il testimone dal fratello che, nel 2011, a causa di vicissitudini giudiziarie, si era trasferito in Messico. Dagli sviluppi dell’indagine è emerso che l’indagato, aiutato proprio dal parente che nel frattempo era rientrato in Italia, aveva stretto contatti con due napoletani, dai quali riceveva partite di cocaina, e, attraverso altri mediatori olbiesi e desulesi, aveva aperto un canale di approvvigionamento calabrese.
A Olbia sono finiti in carcere Francesco Salerno 43 anni, Antonio Salerno (37), Fabio Azara (47), Salvatore Carta (48), Fortunato Davoli (39), Lorenzo Pes (46), Massimiliano Piras (41), Pietro Marras (45). Arrestati anche Francesco Carta 44enne di Desulo, Fabio Casula 46enne di Monti, Gennaro D’Alessandro 62enne di Sassari, Salvatore Cuomo 56enne di Pozzomaggiore, Rosario Polverino e Salvatore D’Auria entrambi napoletani, Vincenzo Andreacchio 34enne di Chiaravalle Centrale. Obbligo di dimora infine per Maria Antonietta Sanna 40enne di Olbia.
Nel corso delle indagini erano già state arrestate altre cinque persone e sequestrati circa 3 chili di cocaina assieme a diversi quantitativi di hashish e marijuana. Dalle indagini è stato ricostruito un volume d’affari che, alcuni anni fa, si basava su uno smercio costante di cinque chili di cocaina al mese nella sola provincia di Sassari.
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