“La partecipazione dei lavoratori alla vita ed alla gestione delle aziende è la riforma istituzionale che serve al nostro Paese, la vera sfida per alzare i salari e la produttività, contrastare le delocalizzazioni, qualificare e sostenere le aziende virtuose che applicano i contratti, investono in innovazione e nuove tecnologie, sviluppano modelli partecipativi che danno ai delegati anche più incisivi poteri di controllo sulla sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro ed un ruolo attivo nelle decisioni e nell’organizzazione dell’impresa”. Lo ha detto oggi pomeriggio il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Lamezia Terme ad una iniziativa della Cisl Calabria sulla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende.
“Oggi, più che mai, l’attuazione dell’Articolo 46 della Costituzione, non è solo un ideale a cui puntare, ma una stringente necessità. A cui dare sostegno attraverso una legge che esalti il ruolo negoziale delle parti sociali- ha affermato Sbarra. La partecipazione non può essere imposta: deve essere una scelta consapevole e costruita su misura. Perché nessuna azienda è uguale all’altra. Sta alla libera contrattazione tra le parti individuare la soluzione migliore, senza porre limiti a quello che, attraverso il dialogo e l’esperienza, si potrà in futuro implementare. Il senso della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sta in tali direttrici, e per questo siamo e saremo in mobilitazione su tutto il territorio nazionale fino a dicembre per raccogliere adesioni e comunicare a lavoratori, pensionati, cittadini i contenuti della nostra proposta innovativa. La nostra campagna vuole dare pieno protagonismo al lavoro, riconoscendo alla persona la possibilità di incidere sul futuro proprio, della propria azienda e del proprio territorio”.
“Se c’è un’area del Paese che deve scommettere sul protagonismo delle persone che lavorano questo è il Sud e la Calabria dove non mancano imprese lungimiranti, che puntano su relazioni industriali costruttive e partecipative. Ma bisogna sbloccare gli investimenti pubblici soprattutto nelle infrastrutture ed assicurare buona qualità della spesa per dare al Mezzogiorno protagonismo continentale nei processi di crescita. Il Sud deve trasformarsi in un hub energetico, commerciale e industriale euromediterraneo. Questa è la grande sfida”- ha sottolineato ancora Sbarra.