Montegiordano (CS) – È un Tuber aestivum da record del peso di più di 800 grammi quello scoperto a Montegiordano, in Calabria, da Egidio Sassone, titolare dell’omonima azienda Sassone Tartufi. Una rivelazione che non fa che confermare quanto già riscontrato negli ultimi anni: la zona dell’Appennino Calabro – Lucano rafforza la sua vocazione di eccellenza italiana dei tartufi.
La Sassone Tartufi è già da anni un punto di riferimento del settore con un network di esportazione verso più di 40 Paesi nel mondo.
“Per noi questo ritrovamento è una gratificazione enorme del lavoro svolto in tutti questi anni” afferma Egidio Sassone “si tratta di un esemplare di tartufo estivo raro che conferma la fama di terra del tartufo della Calabria, ormai punto di riferimento del mercato”.
Il ritrovamento del tartufo da record va anche inquadrato in un generale risveglio della Calabria rispetto alla raccolta di questo fungo pregiatissimo: sono molte le associazioni di settore nate negli ultimi anni che puntano alla collaborazione e al miglioramento delle tecniche di raccolta e lavorazione del tartufo, al punto che Regione Calabria sta anche valutando l’opportunità di incrementare la coltivazione di questo pregiato frutto della terra.
Grazie alla sua posizione geografica e alla ricchezza del suo suolo, la Calabria offre infatti, le condizioni ideali per la crescita dei tartufi, ed è pronta per diventare un punto di riferimento anche per altri Paesi. “La collaborazione tra aziende ed enti locali è essenziale per sviluppare ulteriormente il settore e per valorizzare al meglio le risorse del nostro territorio,” ha concluso Sassone.
In un panorama gastronomico sempre più attento alla qualità e alla provenienza dei prodotti, il tartufo da record trovato a Montegiordano rappresenta non solo un tesoro della natura ma anche un simbolo dell’eccellenza calabrese, pronto a conquistare i palati più raffinati del mondo.