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martedì, 5 Novembre, 2024
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Scuola manda i bulli ai lavori socialmente utili

Sono finiti i tempi delle sospensioni da scuola. E anche ai contraddittori provvedimenti sanzionatori noti come «sospensioni con obbligo di frequenza scolastica». All’Istituto Enzo Ferrari di Susa è stata presentata un’iniziativa rivoluzionaria: al posto degli allontanamenti temporanei dalle lezioni gli studenti indisciplinati sconteranno le conseguenze della loro condotta svolgendo lavori socialmente utili per la città.

È un progetto ambizioso quello che il Comune di Susa e l’Istituto scolastico hanno ufficializzato nei giorni scorsi, all’esito di un iter iniziato qualche mese fa. La convenzione, alla cui sottoscrizione hanno partecipato il vice-sindaco Giorgio Montabone, l’assessore all’Istruzione Cinzia Valerio, il dirigente scolastico Anna Giaccone, il vice preside Vito Piazza ed il docente referente per l’inclusione Giuseppe Paolo, era stata preventivamente sottoposta al vaglio del Consiglio d’Istituto e del Collegio docenti dell’IIS Ferrari. Positiva la reazione degli insegnanti e, a sorpresa, anche quella dei genitori, messi al corrente del programma nel corso dei colloqui di dicembre.

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Alla base del progetto c’è la constatazione della scarsa efficacia deterrente delle sanzioni disciplinari finora previste per i trasgressori delle regole scolastiche: e anche la loro scarsa idoneità nel garantire un effettivo recupero educativo degli studenti ed il positivo reintegro nelle loro classi di appartenenza. Da qui la necessità di individuare una soluzione alternativa, funzionale ad educare i liceali più che a punirli.

«I ragazzi non traggono alcun insegnamento dalla sospensione, che spesso si rivela anzi controproducente, poiché fa loro saltare le lezioni e gli consente di comodamente a casa», spiega il vice-sindaco Giorgio Montabone. “Grazie a questa nuova iniziativa – aggiunge – gli studenti indisciplinati potranno invece essere impiegati all’interno degli uffici comunali e svolgere mansioni che varieranno a seconda del loro indirizzo di studio».

La scuola chiederà prima il consenso ai genitori, poi gli alunni destinatari di provvedimenti disciplinari verranno inseriti in un percorso riabilitativo incentrato su attività socialmente utili, sotto la supervisione di dipendenti comunali e di tutor messi a disposizione dallo stesso istituto superiore.

«Rispetto per il pubblico»

«Il nostro obiettivo è sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto delle persone e dei beni pubblici», sottolinea Anna Giaccone, dirigente scolastico dell’Istituto. «Ci auguriamo che partecipando attivamente a lavoretti di riqualificazione della città possano acquisire la consapevolezza che i beni comunali appartengono anche a loro. A questa prima fase, riservata ai ragazzi sospesi, seguirà un progetto più ampio, che intendiamo estendere alla scuola intera, in modo che tutti i nostri allievi possano approfondire l’idea del rispetto della cosa pubblica».

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