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venerdì, 29 Novembre, 2024
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Scuole chiuse per vaccinazione personale, Spirlì precisa: non abbiamo sanitari a sufficienza

Catanzaro – “Abbiamo da vaccinare 130mila anziani, in più carabinieri, poliziotti, vigili del fuoco e guardia di finanza, ai quali si devono sommare i 58mila operatori scolastici. Non abbiamo la possibilità, oltre al personale sanitario che si sta rendendo disponibile costantemente, di inserire ulteriori amministrativi per andare a calendarizzare comune per comune, distretto per distretto le eventuali partecipazioni del personale scolastico”. Così il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa, ha motivato la decisione di chiudere le scuole calabresi, con attivazione della Dad, nel periodo in cui ci sarà la vaccinazione del personale che dovrebbe iniziare la settimana prossima. Ipotesi, quella della chiusura, a cui si sono detti contrari i sindacati che hanno parlato di chiusure mirate e se necessarie.
“Io credo – ha proseguito Spirlì – che in una previsione a livello nazionale che parla di varianti nelle varianti, forse conviene fare un passo indietro nelle pretese e in avanti nelle proposte e mettere al sicuro il personale scolastico. Ci auguriamo che in quei 15 giorni si possa vaccinare il personale disponibile, senza creare intoppo ad una sanità che è già ferita in Calabria. Penso si possa fare in santa pace. Altrimenti potremmo andare ad un periodo di lockdown totale previsto dal governo con il personale scolastico nemmeno vaccinato. Troveremo una soluzione perché di mezzo non ci possono andare né gli studenti, né gli insegnanti e tutto il personale che nella scuola lavora”.
I vaccini – ha detto poi Spirlì – in buona parte sono già arrivati, altri arriveranno secondo la calendarizzazione che è stata fatta dal commissario Arcuri. Abbiamo pensato in queste settimane di coinvolgere anche il personale docente oltre gli ultra ottuagenari che sono 130mila in Calabria e le forze dell’ordine che sono le categorie più a rischio”.

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