La ragazza violentata a Capodanno: se l’è cercata, secondo un commento apparso su Facebook. Nulla di nuovo di questi tempi, in cui sui social si legge veramente di tutto, ma ciò che ha creato una furiosa polemica è l’autore che si è lasciato andare ad una discutibile frase in calce ad un articolo sulla violenza sessuale postato sulla pagina Facebook dell’emittente tv locale TeleFriuli.
Il commento – ora rimosso – è stato infatti scritto da Giovanni Candusso, consigliere comunale di San Daniele del Friuli ed ex esponente leghista. «Se fosse al corrente delle ultime indagini saprebbe che la violentata è salita lungo la stradina sterrata, verso il castello, e si è incautamente fermata a fare foto della piazza – scrive Candusso – e così è stata comodamente aggredita e violentata, visto il rumore che copriva l’aggressione. In poche parole, se l’è cercata… Lungi da me giustificare l’aggressione da punire».
SINDACO SI DISSOCIA Parole da cui si è dissociato il sindaco della cittadina collinare Pietro Valent: «Non vi può essere – scrive su Facebook – nessuna giustificazione, nessuna attenuante per chi alza anche solo un dito contro una donna, ed in generale contro qualsiasi altra persona. A nome della Città di San Daniele porgo le scuse alla vittima per quanto affermato dal consigliere Candusso ribadendo che le parole dello stesso vengono da noi stigmatizzate e reputate gravi. Invito Candusso che in consiglio siede come autonomo, a riflettere su ciò che ha scritto, sui sentimenti che ha provocato, compresa l’indignazione espressa da molti concittadini e a prendere le decisioni del caso».
POLEMICHE DURISSIME «Parole indegne e offensive, segno di una mentalità retrograda che non può e non deve trovare cittadinanza. Per questo è opportuno che il consigliere comunale Candusso si scusi prima e si dimetta subito dopo: la comunità di San Daniele non merita di essere rappresentata da un individuo capace di pensare e scrivere tali nefandezze», il commento della deputata e coordinatrice di Forza Italia Fvg Sandra Savino.
Chiede esplicitamente le dimissioni di Candusso la capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, secondo la quale, «la vera sfida, se si vuole sconfiggere la violenza contro le donne, è il cambiamento culturale, a partire dal superamento degli stereotipi: sentire che se l’è cercata non è accettabile». «Rabbia e sgomento» per il post li esprime anche la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Dusy Marcolin: «È inaccettabile – dice – solo l’idea di fare ricadere sulla vittima qualsiasi responsabilità su un fatto di violenza perpetrata a suo danno da un aggressore che, auspico, possa essere quanto prima identificato».
(Fonte leggo.it)