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martedì, 28 Gennaio, 2025
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Sebastiano Guzzi Unilavoro PMI: Lavori futuri tra tecnologia e innovazione

Secondo il World Economic Forum, nei prossimi anni verranno creati circa 170 milioni di posti di lavoro, che coinvolgeranno non solo esperti di intelligenza artificiale, ma altre importantissime figure che andranno ad integrare, e migliorare, i settori già esistenti. Accanto alle figure professionali più comuni, e già esistenti, se ne affiancheranno altre, le cui competenze risponderanno alle esigenze dell’evoluzione tecnologica. Se da un lato, si legge nel rapporto, determinate tipologie di lavoro sono destinate a sparire, provocando anche licenziamenti di massa, dall’altro aumenta la domanda di professionisti competenti e specializzati in intelligenza artificiale, e non solo.

La creazione di piattaforme online e di servizi digitali che si servono di applicazioni e algoritmi per gestire la pianificazione e la contabilità, renderà obsoleti determinati ruoli sinora ricoperti da alcuni operatori. Uno scenario preoccupante che ha una sua duplice dimensione. Da un lato inquieta per la possibilità che sottragga posti di lavoro, dall’altro apre le porte a nuove prospettive. A dirlo, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi. L’imprenditore lametino, che conosce la realtà occupazionale, e che da anni muove i suoi passi nel complesso mondo del lavoro, sottolinea l’importanza della tecnologia e dell’innovazione. C’è bisogno di cambiamento. Oltre alle figure più comuni, per le quali è prevista la formazione, in modo che si adattino ai cambiamenti e alle nuove esigenze, è necessario delineare nuovi profili che siano in grado di ridefinire il panorama lavorativo. Affrontare i profondi cambiamenti ampiamente delineati nel rapporto, richiede un’azione urgente e collettiva da parte del governo.

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Le principali aree prioritarie, si legge, comprendono il superamento dei gap di competenze, l’investimento in iniziative di riqualificazione e aggiornamento professionale e la creazione di percorsi accessibili per l’accesso a lavori e competenze in rapida crescita, la cui domanda è in rapido aumento. Automazione, intelligenza artificiale, sostenibilità e digitalizzazione stanno ridisegnando il mondo del lavoro. Le professioni future si concentreranno su compiti specifici, e le aziende dovranno adattarsi rapidamente investendo soprattutto in formazione. Per quanto riguarda i lavoratori, conclude Guzzi, essi dovranno acquisire nuove competenze in modo da facilitare l’accesso e la permanenza in un mondo sempre più interconnesso e automatizzato.

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