(NDL) Francesco Bevilacqua, ex senatore, da sempre fedele alla destra ed al centrodestra –cosa che dovrebbe essere normale ma non è sempre così.
Quattro legislature in Senato (dal ’94 al 2013, con biennio di buco 2006-2008), in pensione da insegnante ma pienamente attivo in politica con nuove idee in cantiere ed altre già instradate. Un’ idea della politica saggia, poggiata sul bisogno sinergico di alleanze generazionali, con l’esperienza e la giovinezza.
Parliamo di sanità e di questo momentaccio senza precedenti per la Calabria:
- Anche lei prova vergogna per l’ignobile balletto di commissari proposti dal Governo? “Le cose che abbiamo visto in questi dieci giorni sono da film horror. Più che altro provo un certo senso di malessere come cittadino; ma avverto anche una certa corresponsabilità come tutta la classe politica degli ultimi 50 anni. Avrei dovuto oppormi con più forza al disagio sociale determinato dalla malavita, dalla massoneria deviata, dai colletti bianchi; situazione determinata anche dalla mancanza di una magistratura all’altezza. Una commistione di errori che oggi culmina in una sanità vergognosa”
- Il commissariamento le ha fatto cambiare opinione? “All’inizio era un buco di bilancio di 150 milioni di euro. Oggi è decuplicato. Allora che si fa, continuiamo coi commissari? In ogni caso va stoppato, ma non ora; bensì dopo la composizione del nuovo Consiglio regionale. Per ora mi accontenterei persino di un uomo di sinistra purché capace!”
- Zona rossa, giusta o no? “Giusta, giusta, i morti meritano rispetto. Piuttosto sento parlare di ospedali da campo quando ce ne sono tanti ospedali chiusi e pronti, penso a quello di Paola, penso ai padiglioni della Magna Graecia di Catanzaro ed altri ancora.”
- Qual è la situazione della pandemia nel Vibonese, suo territorio anagrafico e politico? “La situazione dei numeri non ce l’ho presente ma basta pensare che i nostri ammalati vanno quasi sistematicamente trasferiti in genere a Catanzaro. Intanto qui aspettiamo uno dei quattro ospedali da campo…”
- Magari il Covid riuscirà a fare costruire il nuovo ospedale? “La prima pietra venne celebrata alla fine del secolo. Anche oggi mi risulta ci siano i soldi eppure stiamo ancora aspettando”
- Domani i sindaci calabresi in massa vanno da Conte, come giudica questa mossa? “Una cosa buona. Unica perplessità è che chiederanno la fine del commissariamento. Come le dicevo secondo me occorrerebbe attendere la nuova assise regionale”
- Seppur in piena emergenza la Calabria deve affrontare una imprevedibile campagna elettorale per le regionali. Il centrodestra potrebbe essere favorito anche dall’effetto emotivo Santelli? “Credo di no, sarà già sopito al momento delle urne. Deve scegliere un candidato all’altezza della situazione, non chiacchierato, con precedenti limpidi. Il centrodestra sarà favorito se proporrà qualcosa di buono.”
- Lei sarà della competizione? “Faremo di sicuro delle liste. Il mio movimento Mediterraneo è Calabria ha aderito al gruppo Cambiamo, ispirato dagli on. Toti e Quagliariello, con cui stileremo le liste. Visto che spetterà a Forza Italia esprimere il governatore ci daremo da fare per sostenere la causa comune. Speriamo che il centrodestra ci dia la possibilità di appoggiarlo, attraverso scelte condivise.”