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martedƬ, 28 Gennaio, 2025
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Sequestro di beni nei confronti di un pluripregiudicato originario del vibonese

I finanzieri dei Comandi Provinciali di Catanzaro e Bologna, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro disposto, ai sensi dellā€™art. 20 del Codice Antimafia, dal Tribunale di Catanzaro nellā€™ambito del procedimento di prevenzione instaurato nei confronti di un noto narcotrafficante internazionale originario del vibonese, da tempo residente nella provincia di Bologna. Lo stesso, coinvolto in vari procedimenti penali per lā€™importazione in Italia di ingenti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica abilmente occultati in carichi di merce di copertura (es. tubi di plastica inseriti in blocchi di marmo, controsoffittature in plastica), ha giĆ  riportato condanne pesantissime; tantā€™ĆØ che attualmente si trova in carcere per espiare una condanna alla pena della reclusione fino al 3 ottobre 2045.

Il decreto emesso dal citato Tribunale nellā€™ambito del procedimento di prevenzione scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dellā€™interessato che lo vede rientrare a pieno titolo nella categoria dei soggetti connotati da pericolositĆ  sociale ā€œqualificataā€ cosƬ come stabilito dal Codice Antimafia. Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali – svolte dagli specialisti dei GG.I.C.O. dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e Bologna, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro- ĆØ stato possibile accertare unā€™ evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dal proposto e le fonti di reddito lecite a questo riconducibili, che ha consentito alla competente AutoritĆ  Giudiziaria di sottoporre a vincolo patrimoniale n. 1 appezzamento di terreno sito in provincia di Vibo Valentia e n. 2 fabbricati di pregio siti in provincia di Bologna, per un valore stimato in complessivi ā‚¬ 1.300.000,00.

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Nel 2014, il proposto era stato destinatario di analogo provvedimento di confisca emesso dallā€™A.G. felsinea che aveva attinto diversi dei beni colpiti dallā€™odierno provvedimento, poi annullato dalla Corte di Cassazione che, accogliendo le doglianze dellā€™interessato, aveva sancito la competenza della Procura della Repubblica di Catanzaro. Lā€™aggressione dei patrimoni illeciti rappresenta, perciĆ², anche in questa circostanza, il modo piĆ¹ efficace di contrastare le organizzazioni criminali e chi ĆØ abitualmente dedito a vivere nellā€™illegalitĆ  nel cuore dei propri interessi e di restituire alla collettivitĆ , quando i beni saranno definitivamente confiscati, quanto ĆØ stato accumulato.

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