“Siamo a dir poco allarmati dall’appello lanciato mercoledì scorso dal presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirli e dall’assessore alle Politiche agricole e Forestazione, Gianluca Gallo, che hanno scritto una lettera a tutti i parlamentari calabresi per sollecitare un loro intervento in merito alla grave carenza di risorse che interessa il settore della forestazione”. A lanciare l’appello sono i segretari di di Fai Cisl Antonio Pisani, Flai Cgil Giovambattista Nicoletti e Uila Uil Antonio De Gregorio.
“Riteniamo che la missiva sia tardiva e non sufficiente alla risoluzione della problematica – dicono i segretari – Spirlì e Gallo, nella missiva ai 30 parlamentari, specificano che «nel fondamentale settore della forestazione in Calabria si vivono situazioni di grave criticità» che necessitano di «soluzioni non più procrastinabili, come evidenziato, poche settimane addietro, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, dal compianto presidente della giunta regionale, Jole Santelli. Nel riepilogare lo stato della situazione, il presidente ff e l’assessore sottolineano che il fabbisogno finanziario necessario per mantenere i livelli occupazionali dei lavoratori idraulico forestali, nonché per tutte le attività connesse alla gestione della campagna antincendi boschivi e alla realizzazione degli interventi previsti minimi per la manutenzione del patrimonio boschivo, oltre che per la mitigazione del rischio idrogeologico, è stimato, per l’anno 2020, «in circa 210,5 milioni di euro”.
Continuano ancora i tre segretari dei sindacati: “Le risorse stanziate nel bilancio dello Stato, tuttavia, «sono state decurtate, rispetto all’anno precedente, di 40 milioni, attestandosi – spiegano Spirlì e Gallo – in 90 milioni di euro. E dunque i fondi del bilancio regionale destinati al Piano attuativo risultano dunque insufficienti a coprire il fabbisogno. Non si può, dopo mesi di trattative accorgersi che mancano risorse per i pagamenti delle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima mensilità, il tutto in un contesto di allarme e preoccupazione per la grave crisi mondiale, legata alla pandemia. Riteniamo che i soggetti promotori dell’iniziativa, non possano esclusivamente affidarsi alle retoriche accuse di cattive gestioni del passato, riteniamo grave che non siano state prese iniziative concrete prima di arrivare, per come sostengono, ad avere le casse vuote”.
“Non possono essere i lavoratori a pagare il prezzo più pesante, anche perché il commissario dimissionario, generale Aloisio Mariggiò, da tempo lancia allarmi rispetto alla difficoltà gestionale per assenza di fondi, a partire dal fatto che la regione Calabria ad oggi non ha trasferito le risorse necessarie per il pagamento dei salari dei sorveglianti idraulici, e che gli stessi, sono stati retribuiti con fondi della forestazione – spiegano ancora i tre – Oltretutto gli addetti alla sorveglianza idraulica, per mezzo di un ordine di servizio di Calabria Verde dello scorso settembre, venivano inseriti in una rimodulazione dei compiti. Il tutto all’interno di una progettazione necessaria alla riorganizzazione proprio del Servizio di Sorveglianza Idraulica. Eppure sono bastate le note di alcuni sindacati autonomi indirizzati all’assessore Gallo per azzerare tale percorso, a questo punto il dubbio nasce spontaneo: o era inappropriato l’ordine di servizio fatto da Calabria Verde, o vi sono stati intromissioni a causa di spinte evidenti”.
“Riteniamo che l’assessore Gallo e il presidente facente funzione Spirlì, debbano dare seguito al loro appello, recandosi a Roma ed intraprendere iniziative forti nei confronti dei ministeri competenti – concludono Nicoletti, Pisani e De Gregorio – Lasciare senza salari i forestali e le loro famiglie, potrebbe avere conseguenze di disordine sociale, anche e soprattutto in questo periodo delicato di restrizioni, cosa che in primis le scriventi oo.ss, vorremmo scongiurare”.