Carolei (CS) – “Sono stanco. Stanco di essere lasciato solo dalle istituzioni. Stanco di dover stare in trincea senza mezzi né uomini. Come faccio a controllare il territorio e tutelare i cittadini senza mezzi né uomini?”. E’ diretto lo “sfogo” di Francesco Iannucci, sindaco di Carolei in provincia di Cosenza che spiega “Prima bisognava organizzare e predisporre i presidi ed i controlli e poi emettere i decreti e le ordinanze. Se continuerò ad essere non ascoltato sarò costretto a blindare il paese e chiudere ogni strada di accesso nel nostro territorio con i new jersey in cemento”.
Il primo cittadino di Carolei ha inviato una richiesta urgente di aiuto al presidente del Consiglio, al ministro dell’interno, al presidente della Regione e al Prefetto di Cosenza.
Nella lettera spiega che in paese ci sono oltre 30 persone in quarantena e che può contare su un solo Vigile urbano, che verrà a lavorare solo lunedì e mercoledì e che la stazione dei carabinieri è composta da soli quattro militari che non possono coprire turni settimanli di 24 ore.
“Come posso tutelare i miei 3.500 cittadini?”- chiede Iannucci che aggiunge “pretendo supporto perchè come più volte dichiarato dalle più alte cariche dello Stato, siamo in stato di guerra”
“Non si possono abbandonare i sindaci in trincea – conclude Iannucci – senza uomini e mezzi…è disumano”.
La situazione denunciata dal sindaco di Carolei, purtroppo, è comune a molti altri centri calabresi che sono chiamati, in penuria di uomini e mezzi, a garantire attività troppo vaste e delicate e, non solo, in questo particolare momento di emergenza sanitaria.
Sindaco di Carolei chiede aiuto alle istituzioni: “in trincea senza uomini nè mezzi”
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