Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini saluta la sua comunità diocesana. Oggi in Cattedrale l’arcivescovo uscente di Reggio-Bova si è accomiatato dai devoti reggini con una solenne celebrazione eucaristica, che ha segnato la conclusione del suo ministero pastorale. La data è quella del Corpus Domini e Morosini nell’omelia non ha nascosto la propria emozione. “Oggi – ha detto all’uditorio presente in Duomo – in questa festa liturgica del Corpus Domini, l’Eucarestia, con la celebrazione della quale noi abitualmente ogni domenica facciamo memoria della risurrezione del Signore e della speranza che ci attende, è fatta oggetto di riflessione tutta particolare per coglierne la portata salvifica all’interno dell’annuncio di fede, che la comunità cristiana svolge per mandato e missione. Ed è proprio la centralità che essa riveste per l’annunzio della fede che voglio ricordare e sottolineare”.
Morosini ha proseguito analizzando l’importanza della partecipazione domenicale alla celebrazione eucaristica: “La comunità cristiana sa che, celebrando l’Eucarestia, trasmette il cuore della fede, cioè Gesù morto e risorto e perciò la speranza di ogni credente per il presente e per il futuro, per la costruzione di questo mondo e la preparazione di quello futuro”.
Sul proprio lavoro alla guida della diocesi, lungo otto anni, ha detto: “Anche questo breve segmento di storia che abbiamo vissuto assieme, carissimi fratelli della Chiesa reggina-bovese, voglio leggerlo e consegnarlo a Dio e a voi tutti come una Eucarestia di dono e di rendimento di grazie, che assieme abbiamo offerto a Dio per la salvezza integrale, spirituale e materiale, di questo popolo, all’interno del quale noi siamo costituiti come comunità di fede. Ai fratelli di questa porzione di Chiesa dell’amata Calabria abbiamo rivolto il nostro annunzio di fede ed abbiamo raccontato questa meravigliosa storia che Dio ha iniziato a scrivere con Abramo e che ha raggiunto il suo vertice con l’avventura umana del Figlio di Dio, e che continuerà a scrivere sino alla fine del dei tempi. L’avvicendarsi dei pastori, nella successione apostolica nulla toglie alla continuità di questa storia, che trova la sua unità nel disegno provvidenziale di Dio. Ecco, oggi mettiamo fine ad un piccolo segmento di una storia, scritta da me e da voi dopo l’incontro, per volere di papa Francesco, della mia persona con questa Chiesa diocesana nel settembre 2013. Siamo certi nella fede che, per quanto piccolo, questo segmento di storia è stato anch’esso storia di salvezza”. Morosini ha poi ringraziato i suoi compagni di viaggio – il presbiterio, i vari collaboratori ecclesiastici e civili e a tutti i fedeli, con una menzione speciale per i tre vicari generali e per il segretario, diretti collaboratori nell’attività diocesana del vescovo.
A succedergli sarà monsignor Fortunato Morrone, al quale Morosini ha rivolto “un saluto fraterno, con lui la nostra comunità diocesana riprenderà il suo cammino con la creatività, la freschezza e l’entusiasmo che chi inizia il proprio percorso saprà imprimere ad essa“. “Preghiamo – ha concluso il presule – perché sia un cammino sereno e pieno di frutti, con la benedizione della Madonna della Consolazione.