Alla vigilia delle attese riaperture, la Calabria resta in zona arancione e il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato oggi l’ordinanza n. 28 che recepisce il provvedimento dello scorso 23 aprile con il quale il ministro della Salute Roberto Speranza ha disposto che da lunedì 26 aprile continuino ad applicarsi, in tutto il territorio regionale, le misure della zona di rischio intermedia.
L’ordinanza introduce anche misure per la didattica delle scuole di ogni ordine e grado, in applicazione dell’articolo 3 del decreto legge 22 aprile 2021 n.52, “disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l’istruzione superiore”. E con questa disposizione diventa ufficiale ciò che Spirlì aveva già annunciato agli esponenti di governo a proposito della possibilità per le famiglie di usufruire alle superiori della didattica a distanza, anche al di là del limite minimo di presenza del 70% previsto a livello nazionale per le zone arancioni. “In particolare – è scritto nell’ordinanza -, fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie e le scuole di istruzione e formazione professionale limitano la didattica in presenza a non più del 70% della rispettiva popolazione studentesca, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti; la restante parte della popolazione studentesca si avvarrà della didattica a distanza, fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali e nelle disposizioni nazionali vigenti”.
Nel provvedimento si ribadisce quindi la raccomandazione, per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado “di garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula; di favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta con modalità specificamente definite, nell’ottica di una migliore gestione della ripresa della didattica in presenza”. Un’opportunità che sembra porterà in molte città calabresi la maggior parte dei liceali a concludere l’anno scolastico a distanza, nonostante la nuova previsione del governo per le regioni che non si trovano in zona rossa sia stata introdotta auspicando esattamente il contrario.