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mercoledì, 8 Gennaio, 2025
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Sposato (Cgil): Alla Calabria serve nuovo modello sociale che punti su lavoro e legalità

“A Vibo Valentia, con 500 quadri e delegati Cgil, in presenza del Segretario generale Maurizio Landini, abbiamo espresso il sostegno e la vicinanza della Cgil a tutta la magistratura antimafia calabrese ed alle forze dell’ordine, per l’azione determinante che stanno quotidianamente esercitando in Calabria nel contrasto alla ndrangheta ed alla corruzione”.
E’ quanto dichiara il segretario regionale Cgil, Angelo Sposato che spiega “Abbiamo scelto Vibo Valentia non a caso, ma per dare un chiaro segnale che la Cgil ed i lavoratori, sono impegnati a sostenere questo processo di rinascita, vicini alla Magistratura ed ai cittadini Calabresi. Sostegno che abbiamo esercitato anche all’interno dei processi con la costituzione di parte Civile nei processi ‘Gotha’ e ‘Stige’. Siamo partiti dal lavoro, dalla legalità, da una serie di proposte fatte con le nostre Camere del Lavoro e le federazioni di categoria, con i nostri delegati, su temi importanti, quali il lavoro, la sanità, i beni comuni, i rifiuti, l’istruzione, l’ambiente, l’acqua, la mobilità, le infrastrutture. Una vera piattaforma dal basso, da consegnare alla politica che si appresta ad andare al voto”.
A parere del sindacalista “Il tema del lavoro necessita di un piano straordinario che faccia leva sulle stabilizzazioni del precariato e lo sblocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, nella sanità, nella scuola, superando l’idea del precariato e dei tirocini a vita. Un piano per il lavoro che punti su ambiente, turismo, sugli investimenti pubblici, lo sblocco dei cantieri, su una mobilità sostenibile, con riforme serie di Calabria verde, dei consorzi di bonifica, delle partecipate pubbliche regionali. Calabria Lavoro e Fincalabra dovrebbero essere soggetti promotori che si interfacciano nella programmazione con il tavolo del partenariato economico sociale nella gestione della spesa pubblica, dei fondi comunitari, mettendo in trasparenza la programmazione e la gestione, con protocolli di tracciabilità della spesa, che non può essere declinata solo in termini contabili, ma che dia conto di come vengono spesi i soldi e cosa producono in termini di sviluppo ed occupazione”.
Per Angelo Sposato “Occorre costituire una società in house regionale per stabilizzare il precariato impegnato negli appalti di servizi pubblici nei diversi settori, soprattutto nella sanità, per evitare quello che è accaduto in questi anni, con appalti e forniture, con buchi neri di spesa, spesso fuori controllo e assoggettate a familismi, clientele e corruzione. Il tema delle riforme istituzionali per la nostra regione sono determinanti. Troppi 400 comuni, molti sotto i 3000 abitanti che non riescono a garantire servizi, progetti, che rischiano l’inevitabile spopolamento. Occorre procedere con un piano di aggregazioni e fusioni dei comuni per fare diventare la Calabria una regione normale. Per fare questo, occorre pensare ad un nuovo regionalismo, una nuova visione di Calabria- conclude il segretario regionale Cgil -, una Calabria delle opportunità per tutti, che ridisegni una nuova politica, un nuovo modello sociale che punti su un nuovo patto sociale, per il lavoro e la legalità, per arginare l’emigrazione e la fuga dei giovani e combattere concretamente quella vecchia politica, spesso assoggettata alla corruzione ed alla ndrangheta”.

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