“C’è un tema etico che la politica calabrese deve affrontare nella gestione della cosa pubblica. L’etica della responsabilità riguarda tutti. Negli ultimi trent’anni in Calabria il centro destra ha governato per 20 anni e il centro sinistra 10. Nessuno può esimersi dalle responsabilità, ne tantomeno scaricare ad altri responsabilità proprie. Si potrà dare una narrazione diversa della Calabria solo quando le classi dirigenti saranno all’altezza delle potenzialità e bellezze della nostra regione”. Parole del Segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato nel corso del suo intervento all’assemblea generale della Filctem-Cgil Calabria.
“La lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione non si fa solo con le dichiarazioni o i comunicati stampa, ma anche nelle scelte quotidiane sulle politiche, sulle persone e sugli incarichi istituzionali- aggiunge. Non abbiamo scelto noi di svuotare la vertenza Calabria che aveva ben altre priorità rispetto al ponte sullo stretto e l’autonomia differenziata. Noi abbiamo proposto di fare un grande piano per il lavoro sull’ambiente e la manutenzione del territorio, e nelle aree Zes investimenti su politiche industriali ed il rilancio di Gioia Tauro e delle altre strutture. Chiedevamo assunzioni e stabilizzazioni nella sanità ed abbiamo un aumento vertiginoso delle liste di attesa e lo svuotamento di fatto della sanità pubblica verso il privato. Abbiamo posto il problema infrastrutturale della SS 106 e della elettrificazione della ferrovia Jonica ed invece sono spariti anche i fondi per l’alta velocità. Il governo risponde con l’autonomia differenziata e il ponte sullo stretto, non ci siamo per niente”.
“La vertenza Calabria – annuncia Sposato -scenderà in Piazza e su questo chiederemo il sostegno ai cittadini ed alle associazioni per la mobilitazione. Come già abbiamo fatto a Cosenza, torneremo in piazza a Reggio Calabria il 3 di luglio e il 30 settembre con la manifestazione nazionale a Roma”.