Il sequestro di 71 immobili risale già allo scorso anno quando fu stabilito che “deturpavano il paesaggio e impedivano l’uso pubblico di un’area demaniale marittima”. Oggi alle prime luci dell’alba è partita l’opera di demolizione.
Nel dicembre 2020 furono 68 le persone iscritte nel registro degli indagati come risulta da due distinti decreti, uno destinato a 67 persone e uno destinato a un indagato al quale è stato sequestrato un complesso, realizzato nella stessa area, composto da nove bungalow ed un parcheggio.
«Il presente procedimento è la storia di un ecomostro diffuso che, nonostante sollecitazioni giudiziarie extrapenali e penali meno invasive, continua ad ergersi sul demanio deturpando il paesaggio, impedendo l’uso pubblico dell’area, rivendicando, quasi arrogantemente, il diritto all’impunità», queste le parole dei magistrati della Procura Catanzaro.
Di fatto le villette avevano occupato un’area demaniale marittima impedendone l’uso pubblico.