“Cutro non difende Piantedosi”. Questa la frase apparsa questa mattina, e molto probabilmente scritta all’alba, su una parete lungo la strada che collega la statale 106 a Cutro. Poi si legge ancora: “Il Governo arriva, i morti rimangono”. E “Benvenuti in Italia”. Su un altro muro si legge: “La loro speranza ĆØ uguale alla nostra”. Poi c’ĆØ un numero ’72’ con una croce vicina e la scritta: “Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan, abbandonati a se stessi”.
La scritta, di cui al momento non si conoscono gli autori, ha un bersaglio ben preciso: Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno.
Nel comune Calabrese, ĆØ oggi previsto il Consiglio dei ministri, dopo la tragedia in mare del 26 febbraio, che ha provocato 72 morti accertate.