Nessun risarcimento da parte dell’Inail (l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro). per la famiglia di Giuliano De Seta, lo studente 18enne, originario di Paola (CS) morto il 16 settembre scorso in un incidente in una fabbrica di Noventa di Piave (Venezia) durante il periodo di alternanza scuola-lavoro.
La decisione negativa presa perchè tecnicamente, per l’Inail, Giuliano era uno stagista e non un dipendente a tutti gli effetti della ditta, la Bc Service. La somma viene erogata anche agli stagisti solo nel caso in cui si tratti di capi di famiglia, eventualità che difficilmente può entrare in gioco nel caso di neo maggiorenni. Giuliano De Seta frequentava il quinto anno dell’Itis a Portogruaro (VE): ha perso la vita schiacciato da una trave metallica che si è staccata e gli è caduta addosso. Quattro le persone indagate per la morte del ragazzo. Il processo inizierà il 10 marzo 2023.
La decisione è destinata a far discutere e a rimettere in discussione il periodo di alternanza scuola-lavoro già al centro di moltissime polemiche per gli incidenti costati la vita ad altri due giovanissimi: Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, entrambi morti durante degli stage. Lorenzo, 19 anni è morto a Lauzacco (Udine) nel suo ultimo giorno di tirocinio in un’azienda metalmeccanica. Giuseppe, 16 anni, è morto in un incidente stradale durante uno stage in una ditta di termo-idraulica.
I genitori di Giuliano continuano a chiedere giustizia. Il prossimo 10 marzo si terrà una prima udienza in cui forse, grazie alla perizia, si capirà una volta per tutte come sia potuto avvenire questo evento tragico. Ad essere indagati sono Anna Maria Zago, la dirigente scolastica dell’Itis da Vinci di Portogruaro, che ha firmato lo stage, il titolare dell’azienda Luca Brugnerotto, Sandro Borin, responsabile della sicurezza, e infine il tutor Attilio Sguerzi. Al momento la questione risarcimento rimane così sospesa