Nell’ambito di un piano articolato per far conoscere alle Istituzioni i programmi e le attività dell’Anpit, i dirigenti provinciali dell’Organizzazione imprenditoriale sono stati ricevuti dal Sindaco Maria Limardo, accompagnata dal Vice sindaco Domenico Primerano, dall’assessore alle Attività Produttive Domenico Francica e dall’assessore al Turismo Michele Falduto.
Nutrita anche la delegazione dell’Anpit, con il Presidente Provinciale Marco Furnari, Giovanni Naso-Ienergy srl, in rappresentanza del settore Industria, Gabriele Sabatino-501 Hotel, in rappresentanza del settore Turismo, Fortunata Ceravolo-Primanetwork Vita Nuova, in rappresentanza del settore Finanza e Credito e Vincenzo Mirabello-M&C Food srl, rappresentante del settore Commercio.
Il Sindaco ha salutato con favore la presenza dell’Anpit nella vita economico-sociale della Città ed ha auspicato un confronto con l’Amministrazione sempre improntato alla lealtà ed all’obiettività, nella consapevolezza che gli sforzi degli amministratori per rendere servizi sempre migliori alla Città potranno essere più efficaci se sostenuti, in particolar modo, dalle Organizzazioni produttive. Il primo cittadino ha tenuto a precisare che Lei e la sua Giunta, delle eventuali critiche, sanno farne tesoro ricavando stimoli per migliorare la loro azione amministrativa, ma solo quando queste sono costruttive non quando sono pregiudiziali o strumentali.
Marco Furnari ha apprezzato le parole del Sindaco ed ha affermato che il territorio ha sicuramente incassato significativi successi, nella raccolta rifiuti, nel decoro urbano, nel campo della cultura col riconoscimento di Capitale del Libro ma che ancora tanto c’è da fare per rimuovere il giudizio negativo registrato dai Centri Studi, dagli Osservatori e dallo Svimez.
La desertificazione industriale e commerciale certamente non è responsabilità dell’Amministrazione, ma l’Anpit si propone come alleata per ricucire un rapporto col mondo imprenditoriale e commerciale attraverso l’individuazione di azioni positive per rimettere il lavoro e l’impresa tra le priorità territoriali. Furnari ha asserito che “è giunto il momento di dire basta all’autocommiserazione ed all’assistenzialismo, che è il momento di fare emergere e contaminare positivamente il comprensorio delle eccellenze che ci sono in ogni campo”.
“Ci sono realtà aziendali di grande vivacità e spessore, – ha aggiunto – capaci d’innovare, di introdurre una nuova visione del lavoro, di cogliere le opportunità di business esistenti e di costruirne nuove. Il vibonese deve mostrare che ha senso di responsabilità e voglia di vincere, anziché precostituirsi alibi per giustificare la sconfitta”.
Anche Sabatino, Naso, Ceravolo e Mirabello nei loro interventi hanno ribadito “la necessità di pervenire ad un nuovo marketing territoriale, capace di mettere in vetrina le peculiarità vibonesi collegandole alle eccezionali performance di Tropea, Capo Vaticano e Pizzo. Legare il turismo all’accoglienza, alla gastronomia ma anche agli insediamenti d’arte e archeologia facendo riscoprire la fierezza delle radici del popolo vibonese”.
Il Vice sindaco Primerano ed anche gli assessori Francica e Falduto hanno mostrato grande interesse alle argomentazioni dei rappresentanti dell’Anpit ed hanno continuato ad illustrare i risultati ottenuti dall’attuale Amministrazione comunale, fiduciosi che l’operato dell’associazione imprenditoriale aprirà nuove opportunità di collaborazione e di dialogo.
Le parti hanno stabilito di promuovere nuovi incontri su temi specifici, primo fra tutti la programmazione dei fondi europei ed il Recovery Plan, su cui il Comune ha già predisposto un documento. L’idea è anche quella di attingere alle proposte che l’Anpit Nazionale ha presentato al Governo Draghi in un documento articolato denominato Italia Futura- Idee e proposte per la rinascita economica e sociale post-pandemica. L’Italia deve individuare ed in parte lo ha già fatto, attraverso la proposta all’UE dell’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, le direttrici prioritarie della propria strategia di crescita e scegliere a quali progetti destinare le ingenti risorse.
L’Anpit vibonese di questo vuole discutere col Comune di Vibo Valentia e con la Provincia. “E’ un’occasione che si presenta ora e chissà quando si ripeterà, e noi vogliamo dire la nostra” ha concluso Furnari nel suo intervento.
(c.s.)