“Si indica una grande assemblea congressuale dell’Unione dei democratici cristiani e di centro”. Lo scrive il segretario del Nuovo Cdu, Mario Tassone, in una lettera indirizzata a Lorenzo Cesa e Antonio De Poli, rispettivamente segretario e presidente nazionale Udc.
“Nasceva l’Udc nel congresso del dicembre del 2002 alla Fiera di Roma che ebbi l’onore di presiedere. Fu quello – ricorda Tassone – il suggello di un impegno per garantire una casa comune per tanti amici democratici cristiani. I fatti sono noti. Abbiamo lavorato raggiungendo anche risultati apprezzabili che facevano ben sperare. Poi confusioni e decisioni di imboccare strane scorciatoie con scelte non politiche ma personalistiche, hanno dissolto un sogno costruito con grande volontà”.
“Propongo – rileva il segretario del Nuovo Cdu nella lettera – di riprendere quel sogno, di recuperare progetti civili che erano soprattutto la nostra scelta politica e di vita. Abbiamo il dovere di arrestare l’oblio di una storia di intensa umanità. Dobbiamo reagire perché venga restituito il primato alla politica”.
Da qui la richiesta di Tassone di indire “una grande assemblea congressuale della Unione dei democratici cristiani e di centro. Rimettiamo nel circuito il nome con cui nasceva l’Udc restituendo la dignità di un ‘titolo’ manipolato abusivamente, che era un progetto politico che va oggi riproposto con forza. Si ricorderà che analoga proposta, che fu definita il ‘lodo Tassone’, la avanzai al congresso dell’Udc del 2014. Chiedevo allora di riflettere, di eleggere organi provvisori per riavviare un processo di ricomposizione e ritornare alle origini”.
Tassone conclude: “Ritroviamoci tutti gli amici di ieri e i tanti che da tempo sono nella Federazione Popolare dei democratici cristiani. L’unità, la convergenza operativa delle nostre idee può essere il fatto nuovo. Riportiamo al centro della politica il popolarismo che è per noi come ieri la conquista di spazi di libertà e di democrazia”.