Condizioni meteo ancora instabili in Italia a causa di una ‘goccia fredda‘ che si muove sul Mediterraneo centrale. La stessa mantiene anche un clima relativamente fresco con temperature in media o anche poco al di sotto. Prossimi giorni che vedranno però una graduale attenuazione dell’instabilità grazie soprattutto alla rimonta di un piccolo promontorio anticiclonico di matrice africana. Questo porterà un aumento delle temperature con picco probabilmente nell’ultimo weekend di giugno quando i valori si porteranno rapidamente anche di 8-10 gradi sopra media. Ultimi aggiornamenti del Centro Meteo italiano che mostrano però un’ondata di caldo molto veloce con i primi giorni di luglio che potrebbero vedere l’arrivo di una saccatura con aria più fresca.
PREVISIONI METEO
AL NORD
Al mattino tempo ancora instabile con piogge sparse, variabilità asciutta al Nord-Ovest. Al pomeriggio instabilità termo-convettiva con temporali sparsi su Alpi e Appennino settentrionale e in locale sconfinamento sulle pianure. In serata tempo in miglioramento con residui fenomeni al Nord-Est.
Al CENTRO
Al mattino tempo instabile con piogge sparse, più asciutto sui settori tirrenici. Al pomeriggio instabilità in aumento sulle zone interne con acquazzoni e temporali anche intensi, specie in Appennino e in movimento sul versante adriatico. In serata residue piogge tra Marche e Abruzzo, sereno o poco nuvoloso altrove.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, salvo locali piogge sulle coste di Molise e Puglia settentrionale. Al pomeriggio instabilità in aumento con temporali nelle zone interne e in spostamento sul versante adriatico. In serata residue precipitazioni sulle regioni adriatiche, sereno o poco nuvoloso altrove. Temperature minime stabili o in lieve calo e massime in rialzo su tutta la Penisola.
Cos’è la goccia fredda
Condizioni provocate dalla “goccia fredda” proveniente dal nord europa. A spiegare di cosa si tratta è Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it: parliamo di “un blocco di aria fredda in quota che si stacca da una più vasta depressione atlantica o nordeuropea. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti. Questo nucleo, sospinto da correnti instabili, tende a seguire traiettorie non sempre prevedibili e non di rado assume direzione retrograda (da est a ovest)”.
Quanto al caratteristico nome del ciclone, il meteorologo de IlMeteo.it Lorenzo Tedici spiega al Corriere della Sera spiega che la denominazione deriva dalla sua forma: “Questo ciclone è chiamato “goccia fredda” perché nelle mappe ha una forma circolare, come una goccia, è un ciclone con l’aria polare in quota, responsabile delle forti piogge di queste ore, soprattutto in Emilia Romagna, dove ora c’è l’allerta arancione”.
Non si tratta poi di un ciclone vero e propri, in quanto la “goccia fredda” “è forte solo in quota e non al suolo, come avviene di solito perché si isola all’interno di un campo di alta pressione. In Germania e Nord Africa infatti abbiamo l’anticiclone africano, ma nel mezzo si è fermata questa “goccia” che dà luogo a forti temporali”.