(Adnkronos) –
Un uomo a processo per le minacce a Francesca Bergesio, Miss Italia 2023 e figlia del senatore leghista Giorgio Maria Bergesio. "Nel momento in cui su Facebook questo profilo falso ha iniziato a minacciare di venire a casa mia, uccidendomi, violentandomi, stuprandomi, ho avuto paura e ho deciso di denunciare tutto. E' stato difficile, ma la lotta contro la violenza di genere ĆØ un tema che mi sta a cuore. Durante la finale di Miss Italia ho recitato un monologo che parlava di un femminicidio… Poi, essendomi ritrovata io in quella situazione, ho percepito la paura", dice Bergesio, che oggi ha visto iniziare il processo a carico di un 31enne accusato di minacce pluriaggravate.Ā "Tutto ĆØ accaduto a fine 2023, sono stata eletta Miss Italia l'11 novembre e, dopo un mese o due, sono iniziate ad arrivare" minacce sempre piĆ¹ pesanti su Facebook da un profilo di una donna, dietro al quale, secondo le indagini, si sarebbe celato il 31enne ora a processo. "In quel momento il mio profilo lo gestiva mia mamma, che ĆØ stata molto attenta nel notare questa donna che, appunto, aveva scritto tutti questi messaggi. Abbiamo subito capito che era un profilo falso e abbiamo denunciato". "A motivarmi – racconta Bergesio – non ĆØ stato solo lo spavento ma anche l'immedesimarmi nella situazione di tutte quelle donne che giornalmente subiscono e che per paura sono portate a non denunciare. Mi sono presa la piena responsabilitĆ e con questa udienza oggi abbiamo raggiunto giĆ un piccolo traguardo". Ā "Questo ragazzo – racconta la ventenne – aveva giĆ dei precedenti, giĆ si era comportato in questa maniera con altre ragazze, solo che non era mai stato denunciato. Anche io sono stata molto in dubbio se denunciare: inizialmente vieni presa dallo spavento ed ĆØ difficile se al tuo fianco non hai un supporto psicologico adatto, che puĆ² essere la tua famiglia o qualsiasi tipo di persona, che ti puĆ² aiutare e che soprattutto ti porta a denunciare l'accaduto. Tu sei in una situazione in primis di paura e poi puoi anche essere manipolata: mi metto nei panni delle ragazze che magari hanno al loro fianco un fidanzato violento, sia psicologicamente che fisicamente. Sono completamente manipolate e sottomesse a lui, quindi questo ĆØ un problema grave". Ā "Penso che la violenza di genere sia un argomento di cui dobbiamo parlare ogni giorno. PerchĆ© se ancora oggi, nel 2025, succedono fatti di questo genere ĆØ perchĆ© non abbiamo ancora fatto un grande lavoro. Bisognerebbe sensibilizzare chiunque, le nuove generazioni in particolare, ma deve diventare un argomento di quotidianitĆ . Sono giĆ stati fatti grandi passi, perĆ² bisogna veramente convincere a denunciare prima che sia troppo tardi, perchĆ© poi vediamo certe scene e sentiamo notizie e purtroppo non si puĆ² piĆ¹ tornare indietro". Per questo, la denuncia, il processo e la richiesta di risarcimento: "Una somma di denaro che intendo devolvere tutta a un'associazione, che ancora non ho scelto, che si occupa della violenza di genere per dare un piccolo contributo".Ā "Ho pensato a lungo a cosa dirgli, se dovessi incontrarlo – conclude Bergesio – Di certo, sarebbe molto difficile parlargli. Proverei a chiedergli perĆ² il perchĆ©, bisognerebbe dare a queste persone il modo di spiegare realmente perchĆ© compiono questi fatti. Sono persone che secondo me vanno curate in qualche modo, non si puĆ² sempre anche risolvere mettendoli in carcere semplicemente, vanno rieducati completamente per reinserirli nella societĆ . PerchĆ© cosƬ non si puĆ² continuare".Ā —[email protected] (Web Info)
“Ti ammazzo”, le minacce a Miss Italia: via al processo
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