È stato ritrovato senza vita Vincenzo Aiello, sergente maggiore aiutante dell’esercito italiano, scomparso ieri durante un’esercitazione sul Lago di Bolsena. Il corpo del militare, 45 anni e originario di Catanzaro, è stato individuato a 25 metri di profondità dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Firenze, dopo intense ricerche. Aiello, che apparteneva al 185esimo Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi della Folgore (Rrao), stava partecipando a un’esercitazione di lancio in acqua da elicottero a bassa quota. Le operazioni di ricerca, ostacolate dalle condizioni meteorologiche e dalla vastità del lago, hanno visto l’impiego di droni, sonar e il supporto aereo dei vigili del fuoco.
Da vent’anni faceva parte del 185esimo reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi (Rrao) di Livorno, una delle unità più prestigiose e specializzate dell’Esercito. Specialista in paracadutismo e acquisizione obiettivi, aveva partecipato a numerose missioni all’estero, distinguendosi per il suo coraggio e la sua professionalità.
Il capo di stato maggiore dell’esercito, Carmine Masiello, ha espresso il cordoglio della famiglia militare: “Tutta l’esercito si stringe attorno ai suoi cari in questo momento di grande dolore”. Aiello non era sposato e non aveva figli; la sua scomparsa ha lasciato un profondo vuoto tra i colleghi del reparto e nella comunità militare. Parole di commozione anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che estende il suo cordoglio non solo ai familiari ma a tutti i colleghi che piangono la morte del militare. Gli fa eco il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, che parla di “profonda tristezza” in un “momento di grande dolore”.