Cosenza – L’emergenza pandemica non ha fermato i trapianti all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, pur registrandosi una considerevole contrazione dell’attività. Di questo argomento tratta una nota diffusa oggi dall’Azienda ospedaliera di Cosenza. Nonostante la pressione dell’emergenza sanitaria, e la conseguente rimodulazione della propria organizzazione a favore del soccorso dei tanti pazienti Covid, sono stati eseguiti nell’ultimo anno 8 prelievi multiorgano, a fronte di 17 constatazioni di morte celebrale, e 11 trapianti di rene, a fronte dei 22 del 2019.
“Ma il solo impegno dei medici e degli infermieri non è sufficiente – ha dichiarato Maria Vigna, coordinatrice ospedaliera per l’attività di Donazione e Trapianti dell’Annunziata – serve che i cittadini dicano SI’ alla donazione degli organi, nelle terapie intensive, ma soprattutto come manifestazione di volontà consapevole e cosciente, nell’atto di rinnovo della carta d’identità”.
“I dati sul consenso al prelievo degli organi, in questo anno di pandemia sono preoccupanti, – dice Vigna – quest’anno abbiamo assistito al 60% di opposizioni da parte dei parenti”. Ma nonostante questo, nel mese di marzo, presso l’ospedale di Cosenza, il consenso alla donazione degli organi da parte di una famiglia della provincia cosentina ha permesso di effettuare un prelievo multiorgano e il successivo trapianto di fegato, reni e cornee, dando speranza di vita ad altre persone. Nella Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto degli Organi, che si celebra domani, domenica 11 aprile, si vuole richiamare l’attenzione sulla cultura del dono e sull’esigenza che ciascuno faccia la sua parte.