Tropea (VV) – L’indagine, denominata “Apate”, dea dell’inganno, ha ricostruito numerosi episodi avvenuti, nel territorio della “Costa degli dei”, anche attraverso filmati che riprendono gli uomini della banda in azione. Un “colpo” in abitazione è stato tentato addirittura durante il matrimonio dell’ignara vittima.
Associazione a delinquere, ricettazione, truffa, riciclaggio di auto e furto aggravato le accuse ipotizzate a vario titolo a 26 indagati di cui 16 raggiunti dalla misura cautelare nell’ambito di un’operazione della Procura di Vibo Valentia e dei carabinieri della Compagnia di Tropea. In carcere sono finiti Antonio Paparatto, 49 anni, di Ricadi e Aldo Mangialavori, 42 anni, di Rombiolo. Arresti domiciliari per Gerardo Accorinti, Francesco Cortese, Salvatore Carone, Francesco Carone, Vincenzo Albanese, Francesco De Benedetto, Filippo Saragò, tutti di Tropea e Romanina Scordamaglia di Ricadi.
Le due bande, guidate da Paparatto e Mangialavori, avrebbero operato dal settembre 2018 rubando auto a cittadini stranieri a Tropea (spesso auto prese a noleggio) per poi smontarle e rivenderle sul mercato. Diversi anche i furti in abitazioni di Tropea. In un caso i ladri sono stati messi in fuga dal cane della proprietaria. Le richieste di misure cautelari erano state depositate dalla procura di Vibo nel dicembre dello scorso anno.