La lettura di recenti fatti di cronaca quotidiana inducono a importanti riflessioni e se possibile a contromisure immediate.
Il vicepresidente nazionale Unilavoro Pmi Salvatore Guzzi riporta anzitutto quanto accaduto negli ultimi giorni. “Al fine di individuare l’efficacia dei controlli periodici di sanificazione e di pulizia, i Carabinieri dei Nas, come si legge nei comunicati stampa, hanno rilevato irregolarità nelle operazioni di sanificazione anti-Covid in 173 supermercati sui 981 esercizi ispezionati, pari al 18%. Immediata sospensione nei confronti di 12 supermercati, tre dei quali per violazioni alle misure anti-covid.
Gli esiti della campagna di verifica hanno rilevato la positività alla presenza di materiale genetico del virus in 18 casi riconducibili a carrelli e cestini, tastiere per il pagamento bancomat e POS, tasti delle bilance e dispositivi salvatempo per la lettura automatica dei prodotti.
I supermercati presso i quali sono state evidenziate positività al covid-19, appartenenti a diverse aziende della grande distribuzione, sono stati individuati nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania nonchè in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari.
I Nas hanno contestato 226 irregolarità, delle quali 39 riconducibili a carenze igieniche per mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature ad uso comune.
“Gravi carenze igieniche, gestionali e strutturali – esordisce Sebastiano Guzzi, vice presidente nazionale Unilavoro Pmi – sono il segnale di un sistema mal funzionante.
SUPERMERCATI
Non è plausibile che in questi supermercati, ha aggiunto, abbiano accertato, inoltre, il malfunzionamento o l’assenza dei dispenser per la disinfezione delle mani ed il mancato rispetto delle distanze interpersonali.
A Viterbo, il legale responsabile di un discount, ha proseguito Guzzi, ha subito la segnalazione per aver omesso l’osservanza del distanziamento interpersonale. Assurdo e inconcepibile in un momento storico come questo.
CONTROMISURE
Rispettare il limite massimo di ingressi all’interno delle strutture, l’obbligo di igienizzazione e misurazione della temperatura, l’uso delle mascherine, e l’igienizzazione delle mani sono essenziali.
Oltre a queste ottemperanze – conclude il vice presidente Guzzi – è necessario ovviamente, che questi luoghi siano costantemente monitorati.
Occorre rispettare le procedure e gli obblighi di sanificazione imposti dalle normative vigenti in materia, e predisporre opportuni accorgimenti al fine di creare un modello organizzativo che preveda la predisposizione e l’attuazione di importanti presidi.”