“Gli studi di genere, a partire dagli ultimi decenni del XX secolo, hanno contribuito a riconoscere, e valorizzare, il ruolo delle donne all’interno di una riflessione culturale, politica ed emancipativa nella società. Unilavoro Pmi, da sempre interessato a questa importantissima tematica, continuerà a manifestare il suo interesse attraverso una serie di iniziative culturali, che si scandiranno nel corso del tempo, e che daranno spazio a progetti artistici, musicali e letterari di grande spessore”. A sottolinearlo, con entusiasmo e grande soddisfazione, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi.
“L’arte, la musica, il cinema, la letteratura raccontano le donne, la loro storia, il loro percorso di emancipazione, soffermandosi, nell’intimità del loro vissuto, ed evidenziando, con discreta attenzione, la loro identità, le loro passioni, la loro libertà, le loro rivendicazioni. Il nostro obiettivo – precisa Guzzi – è quello di ripercorrere insieme ad artisti e intellettuali, un po’ di storia. Questo non è però l’unico scopo. Sarebbe riduttivo. Il nostro proposito è anche quello di trasmettere cultura, nuove visioni e nuove teorie, che siano capaci di conferire meriti e valori al ruolo delle donne, non solo in ambito familiare, ma anche in quello lavorativo e sociale. Del ruolo delle donne – continua Guzzi – abbiamo ampiamente parlato. Lo abbiamo fatto attraverso la stampa, che è un fortissimo ed efficiente mezzo di comunicazione. Continueremo a farlo, cercando di coinvolgere ‘figure’ importanti e personalità che si muovono e operano in dimensioni e contesti socio-culturali di un certo spessore”.
“Nell’iconografia antica la donna era sempre associata alla fecondità e alla natura, era veicolo del principio della vita, simbolo di maternità e di procreazione. Gli stessi artisti e letterati, che si sono sempre contraddistinti per il modo in cui hanno rappresentato la realtà, nel corso dei secoli, hanno commesso l’errore di ‘incasellare’ la donna in ruoli troppo specifici, rischiando di trascurare le loro nobili virtu’, la loro identità, la loro individualità. Nel corso del tempo è avvenuta però un’importantissima e significativa evoluzione. Attraverso testimonianze, documenti, e interviste – conclude Guzzi – racconteremo la trasformazione, nella visione degli artisti, dalla fine dell’Ottocento alla Contemporaneità. Un viaggio attraverso le più grandi correnti artistiche durante le quali sono state realizzate opere celebri e rivoluzionarie”.