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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Urne aperte, al voto per regionali e 82 amministrazioni comunali: ecco tutto quello che c’è da sapere

Urne aperte domenica 3 ottobre (dalle 7 alle 23) e lunedì 4 ottobre (dalle 7 alle 15) per le regioni a statuto ordinario e per il Friuli Venezia Giulia. Per i Comuni sotto i 15000 elettori non è previsto il ballottaggio, per gli altri (sono 115) l’eventuale seconda chiamata alle urne è prevista domenica 17 ottobre e lunedì 18. Oggi e lunedì 4 ottobre sono previste anche le elezioni per la Regione Calabria, dopo la prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.
In Calabria sono in totale 2.421 le sezioni aperte, gli aventi diritto al voto sono 1.890.776 di cui 965.111 donne e 925.615 uomini. Gli iscritti all’anagrafe Italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) sono 378.583.
Sono quattro i candidati a presidente della Regione: Amalia Bruni, per il centrosinistra, Luigi de Magistris appoggiato dal polo civico, Roberto Occhiuto, candidato presidente del centrodestra e Mario Oliverio, ex presidente della Regione.

Legge elettorale
Il numero dei consiglieri da eleggere è pari a 29 a cui andranno aggiunti il presidente della Regione eletto e, a seguito della sentenza della Corte costituzionale 243/2016, anche il candidato presidente perdente arrivato secondo nella competizione elettorale.
La legge elettorale è disciplinata dalla legge regionale 1 del 7 febbraio 2005, con successive modificazioni di cui da ultimo quelle derivanti dalla legge 17 del 19 novembre 2020 sull’introduzione delle misure di riequilibrio di genere.

Niente voto “disgiunto”

La votazione per l’elezione del presidente della Regione e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda. La scheda riporta nome e cognome dei candidati alla carica di presidente, nonché i contrassegni delle liste (o della lista singola) che lo appoggiano, affiancati da due righe per esprimere gli eventuali voti di preferenza.
L’elettore può votare solo per un candidato presidente, barrando l’apposito riquadro; per un candidato presidente e una lista collegata oppure per una sola lista collegata, sempre facendo una X sull’apposito riquadro.
In quest’ultima ipotesi, il voto si intende espresso anche a favore del candidato alla carica di presidente della Regione con la stessa collegato. Non è previsto il voto disgiunto, vale a dire non si può votare per un candidato governatore e per una lista che appoggia un altro candidato governatore.

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Doppia preferenza e quote di genere
Per la prima volta anche alle elezioni regionali della Calabria si voterà con delle accortezze atte a promuovere il riequilibrio di genere a Palazzo Campanella. Si tratta della doppia preferenza di genere, ossia la facoltà per l’elettore di esprimere due preferenze. Qualora l’elettore decida di esprimere preferenze e di esprimerne due nell’ambito della medesima lista prescelta, le due preferenze devono corrispondere a candidati di genere differente, pena l’annullamento della sola seconda preferenza.
Saranno presenti anche le “quote di genere” nelle liste elettorali, ossia l’obbligo, a pena di inammissibilità della lista stessa, di avere almeno 40% di candidati di genere differente, per non vederne sottorappresentato nessuno.

Soglie di sbarramento
Risulta eletto il candidato presidente che ha ottenuto il maggior numero di voti validi.
Sono ammesse alla ripartizione dei seggi le singole liste che superano il 4% dei voti validi e le coalizioni di liste che superano l’8%.
Due terzi dei seggi saranno ripartiti con metodo proporzionale nelle 3 circoscrizioni previste: Calabria Nord, che ricomprende la provincia di Cosenza e prevede 9 seggi “proporzionali”; Calabria Centro, che ricomprende le province di Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone e prevede 8 seggi; Calabria sud, che ricomprende la provincia di Reggio Calabria e prevede 7 seggi.
Un terzo dei seggi sono assegnati con metodo maggioritario alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, è previsto un “premio di maggioranza” dimezzato di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.

82 Comuni calabresi al voto
Coinvolti dall’ondata di votazioni 20 Comuni della provincia di Catanzaro, 29 della provincia di Cosenza, 19 del Reggino, 5 del Crotonese e 8 del Vibonese. I centri che registrano una popolazione superiore ai 15mila abitanti sono: Cosenza, Lamezia Terme e Siderno. A Lamezia si svolgeranno le operazioni elettorali relative alle sezioni nn. 2, 44, 73 e 78, dato che la sentenza del T.A.R. Calabria ha disposto l’annullamento e la rinnovazione delle operazioni elettorali svoltesi nel 2019 con conseguente annullamento della proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e alle cariche di consiglieri comunali.

Chi può votare e le regole sul green pass
Potranno votare gli elettori maggiorenni che dovranno recarsi presso il proprio seggio elettorale di residenza portando con sé un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Non sarà necessario esibire il Green Pass, ma sarà necessario indossare la mascherina e mantenere un metro di distanza. Le regole, in tal senso, appaiono un po’ paradossali. Nei seggi, infatti, verranno adottate altre misure di prevenzione del contagio: distanziamento, sanificazioni costanti degli ambienti e delle matite per votare, finestre aperte e altre misure per consentire l’aerazione, accessi contingentati, percorsi differenziati tra ingresso e uscita e ovviamente obbligo di mascherina. Per l’identificazione al seggio, l’elettore dovrà momentaneamente abbassare la mascherina mantenendosi ad almeno due metri di distanza dagli scrutatori.
Il green pass diventa obbligatorio invece per l’eventuale ballottaggio nei Comuni più grandi del 17 e 18 ottobre. Green pass obbligatorio anche per i seggi speciali e per le sezioni ospedaliere all’interno delle strutture sanitarie.

Voto in quarantena
Per chi è impossibilitato a recarsi al seggio a causa della quarantena è previsto il voto domiciliare, ma solo per coloro che ne hanno fatto richiesta al Comune di residenza entro il 27 settembre.

Elezioni amministrative, le regole per gli scrutatori
Gli scrutatori, i presidenti di seggio e i rappresentanti di lista, dovranno osservare altre regole oltre alle stesse già previste per gli elettori. Obbligo di mascherina chirurgica o FFP2, da cambiare ogni 4-6 ore e quando risulti inumidita, sporca o non adatta alla respirazione. Tutti dovranno mantenere una distanza minima di un metro, procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani. L’uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede, tranne nel caso delle elezioni politiche suppletive (in tal caso, il presidente di seggio dovrà indossare i guanti per rimuovere il tagliando antifrode dalla scheda votata o per inserire la stessa scheda nell’urna).

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