I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto, ex art. 240-bis c.p., dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro sequestrando circa 255.000 euro nei confronti di una persona, residente in provincia di Catanzaro, sottoposta ad indagini per usura, estorsione ed auto-riciclaggio.
Il sequestro scaturisce a seguito di indagini patrimoniali svolte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo calabrese, all’esito delle quali è stato possibile accertare una ingente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dall’indagato (già dipendente dell’ASP di Catanzaro, ora in pensione) e le fonti di reddito lecite riconducibili a questi e al suo nucleo familiare.
Nel giugno del 2020, i Carabinieri della Compagnia di Soverato avevano proceduto all’arresto in flagranza di reato del destinatario dell’odierno provvedimento di sequestro, poiché colto nell’atto di ricevere dalla vittima – un imprenditore del basso ionio catanzarese – una busta contenente 500 euro, corrisposta quale pagamento di parte degli interessi usurari pattuiti in relazione ad un prestito precedentemente erogato. Nel corso delle successive indagini erano stati ipotizzate ulteriori condotte usurarie a danno di altri due imprenditori della provincia di Catanzaro. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.