L’ex commissario Aterp di Vibo Valentia, Tonino Daffinà, è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 511mila euro a titolo di risarcimento danni in favore dell’Aterp Calabria. La decisione dei giudici contabili è relativa all’acquisto di un immobile in via Machiavelli da trasformare in sede dell’Azienda a Vibo Valentia e al cambiamento della relativa superficie, secondo i giudici non giustificata.
Con Daffinà è stato condannato al pagamento di 31mila euro anche Giuseppe Maria Romano, commissario Aterp dal marzo 2009 al settembre 2011. Daffinà si era candidato alle ultime elezioni regionali con Forza Italia, ma senza essere eletto.
L’inchiesta è stata avviata nel 2015 dalla Guardia di Finanza. I due dirigenti sono accusati di aver provocato danni per oltre un milione di euro, a causa dell’ampliamento della locazione, che i giudici hanno ritenuto non necessario, che è andato ben oltre le esigenze dell’Azienda, causando un inutile sperpero di risorse economiche. “L’Aterp necessitava di un immobile avente superficie da 400 mq a 600 mq. E invece, senza alcuna valida ragione, in meno di un anno, la superficie locata è letteralmente raddoppiata così come è raddoppiato il canone locativo”.
Vibo, acquisto palazzo in via Machiavelli: ex commissario Aterp Daffinà dovrà risarcire 500mila euro
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