Vibo Valentia – Il Giudice per l’udienza preliminare, Tiziana Macrì, a conclusione del processo svoltosi con rito abbreviato, ha condannato a 16 anni di reclusione Arcangelo D’Angelo (30 anni) e ha assolto Saverio Ramondino, di 28 anni “per non aver commesso il fatto”.
I due, dopo essere stati arrestati nel febbraio 2019, erano alla sbarra con l’accusa di concorso nell’omicidio di Francesco Fiorillo, 45 anni (nella foto), commerciante di Vibo Valentia, ucciso con sette colpi di pistola il 15 dicembre del 2015, in località ‘Suriani’, della frazione di Longobardi.
Nel mese di maggio 2019 il Gup del tribunale di Vibo Valentia, Pia Sordetti aveva condannato- al termine del processo con rito abbreviato- a 14 anni di reclusione Antonio Zuliani, di 27 anni, di Piscopio.
A Zuliani gli investigatori della Questura vibonese, erano giunti grazie ad accertamenti tecnici, come quelli sulle celle telefoniche, e al dna trovato su dei guanti in lattice rinvenuti a poca distanza dal luogo del delitto, commesso a colpi di pistola da due persone mentre una terza attendeva in auto il ritorno dei complici.
Fiorillo, che era già noto alle forze dell’ordine per fatti legati alla droga e non aveva legami con la criminalità organizzata, secondo l’ipotesi degli investigatori, sarebbe stato ucciso per vendetta.
Vibo, concorso nell’omicidio Fiorillo: Gup condanna D’Angelo a 16 anni e assolve Ramondino
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