Vibo Valentia – “La genesi della materia e della luce” è il titolo della mostra che da oggi e per due settimane si terrà a Vibo Valentia. La mostra è patrocinata patrocinata dal Comune e dal Rotary club Hipponion. Un evento importante se si considera che sulla mostra, e sulla relativa pubblicazione, hanno scritto sia Giulio Nardo che lo storico e critico d’arte Mario Panarello.
Si tratta di una mostra di “arte informale”, in cui il pittore proietta sulla tela con gesti istintivi e liberi il proprio inconscio. “La straordinaria novità – spiega l’artista Giancarlo Di Fede – è strettamente connessa al fatto che il territorio è rimasto un po’ arretrato. È una novità per il territorio, ma è un’arte che posso definire desueta: dipingo come si dipingeva negli anni ’80”.
Come mai questa scelta? “L’arte informale è un tentativo di provocazione: sono opere che fanno si che l’interlocutore, l’osservatore, possa trovare quei sistemi di sintattici di provocazione, assorbirli, metabolizzarli, per poi desumere una nuova logica estetica“. Il tutto con un’attenzione particolare alla luce: “Il mio sforzo è quello di catturare la luce nella materia che mi sovrasta”.
L’artista è Giancarlo Di Fede, 63 anni, nato a Vibo Valentia dove ha iniziato a maturare le sue prime esperienze artistiche nello studio di Vincenzo Corrado, pittore di arte figurativa, accademico d’Italia, suo zio di ramo materno. La sua attività di pittore e di scultore gli consente di esporre, sin da giovanissimo, in numerose gallerie italiane ed estere, ricevendo vari premi e riconoscimenti. Dopo il diploma di scuola superiore ha ottenuto a pieni voti il diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento. Si è quindi trasferito a Milano dove, presso la NABA, ha conseguito la Laurea Magistrale in Arti Visive e Studi Curatoriali. Nella stessa Accademia ha frequentato e concluso con successo il Master di primo livello in Regia e Discipline dello spettacolo. Tra il 2004 ed il 2007 ha inoltre curato la regia e la sceneggiatura di alcuni cortometraggi, ottenendo discreti apprezzamenti in varie rassegne del settore.
Si è poi interessato di divulgazione culturale in qualità di critico d’arte, attività che prosegue anche oggi con impegno e passione. Ha realizzato due monumenti in bronzo collocati all’interno della Villa Comunale di Vibo Valentia e presso Largo Vaccari nella città di Tropea. Nel 1992, in occasione della fondazione della provincia di Vibo Valentia, è stato membro della commissione per la realizzazione del Confalone. Dal 1994 al 1997 è stato direttore della pinacoteca del Comune di Soveria Mannelli. Dal 2000 al 2016 ha infine frequentato assiduamente la Galleria San Carlo di Milano, dove ha modo di conoscere e di confrontarsi con importanti artisti e critici d’arte tra cui: Mimmo Rotella, Valentino Vago, Walter Boy, Josè de Guimaraes, Alfonso Borghi, Eduardo Arroyo, Guillaume Corneille , Aghim Muka, Pierre Restany, Luciano Caramel, Martina Corgnati, Gillo Dorfles.
(fonte: zoom24.it)