I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sequestrato circa 35 Kg. di marijuana, abilmente occultati all’interno di un autocarro che, come da documentazione di accompagnamento, risultava trasportare generi ortofrutticoli destinati alla Sicilia orientale. Il sequestro è stato eseguito nel corso dei quotidiani controlli effettuati sui mezzi in transito sullo stretto, provenienti da Villa San Giovanni e con luogo di arrivo il porto di Tremestieri, porta di accesso alla Sicilia per i traffici commerciali su gomma.
L’operazione è stata condotta nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio, vieppiù attese le stringenti restrizioni connesse al transito tra regioni per la prevenzione della diffusione della pandemia da COVID-19. In tale ambito, gli specialisti del Gruppo della Guardia di Finanza di Messina, insospettiti dall’inquieto atteggiamento dell’autotrasportatore e del suo complice, effettuavano un controllo approfondito del mezzo e dell’annesso rimorchio, avvalendosi dell’ausilio del cane antidroga “Dandy”, appartenente alla Sezione Cinofili del medesimo Reparto peloritano, ormai esperti nel contrasto a fenomenologie criminose della specie.
La successiva approfondita ispezione del mezzo, quindi, confermava le iniziali intuizioni dei Finanzieri i quali, proprio seguendo il fiuto di “Dandy”, rinvenivano, all’interno di un vano porta bancale, 8 confezioni di marijuana, tutte sigillate, per un totale di circa 35 chili. Lo stupefacente rinvenuto veniva pertanto sottoposto a sequestro, già convalidato dalla Procura della Repubblica di Messina, e posto a disposizione della medesima Autorità Giudiziaria per i conseguenti accertamenti tecnici.
La droga, pronta per essere immessa nel fiorente mercato siciliano, avrebbe potuto fruttare, alla vendita al dettaglio, illeciti guadagni per circa 350mila euro.
L’autotrasportatore, P.S. di 46 anni, ed il complice, A.M. di 47, entrambi di origini catanesi, venivano quindi tratti in arresto, in flagranza di reato, per traffico illecito di sostanze stupefacenti, venendo tradotti presso la Casa Circondariale di Gazzi a Messina. All’esito del controllo, sono stati sequestrati, altresì, 2mila euro in contanti e telefoni cellulari.
Anche in questo caso, è risultato determinante il fiuto investigativo della Fiamma Gialla a quattro zampe, ormai insostituibile ausilio nel contrasto ai traffici di stupefacente sullo stretto di Messina.