La Direzione investigativa antimafia (DIA) di Catanzaro, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia, ha sequestrato 4 milioni di beni
ad un agente immobiliare arrestato nel 2021 nell’Operazione ‘Basso profilo’. L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di essere promotore di una organizzazione, composta da società “cartiere” cui erano preposti dei soggetti prestanome, finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti – e al suo nucleo familiare. Il sequestro riguarda 4 complessi aziendali, 31 fabbricati;3 terreni; 3 auto; 2 moto; tutti i rapporti bancari, polizze assicurative, depositi a risparmio, buoni postali fruttiferi intestati e/o riconducibili ai proposti e ai loro familiari.
La proposta si fonda su complesse indagini di natura economico-patrimoniale svolte, anche con l’ausilio di sofisticati software, ad opera degli specialisti della Dia del Centro Operativo di Catanzaro, volte a verificare la provenienza dell’ingente patrimonio riferibile al destinatario del provvedimento e la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa. Le indagini riguardano le vicende patrimoniali e commerciali dell’uomo, che viene indicato come soggetto portatore di pericolosità sociale qualificata, in ragione della emersione degli elementi indiziari sviluppati nella proposta.
Le indagini hanno portato al convincimento che a partire dal 2005, appartenesse alla cosca Trapasso. Gli elementi a sostegno dell’odierna misura ablativa danno conto, fra l’altro, dei rapporti con la suddetta famiglia nel settore dell’usura e nel settore degli investimenti di denaro frutto di attività illecite.