I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno operato un significativo sequestro di 30 chilogrammi di droga ed arrestato un responsabile. Durante i consuetudinari controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto, le Fiamme Gialle del Gruppo di Messina hanno sottoposto a controllo unāautovettura appena sbarcata dalla costa calabra, condotta da un cittadino straniero di origine albanese, residente in provincia di Mantova, che asseriva di provenire dal nord Italia per intraprendere un rapporto di lavoro presso unāazienda agricola nel ragusano. I militari, insospettiti dalla circostanza che il conducente viaggiasse su unāauto noleggiata e, soprattutto, come non avesse bagagli al seguito, decidevano di approfondire il controllo: il fiuto del cane antidroga Edipo, giĆ protagonista di recenti operazioni della specie, ha fatto il resto, consentendo il rinvenimento, nel bagagliaio, di un borsone con allāinterno il narcotico.
Lo stupefacente risultava perfettamente riposto, come evidentemente impacchettato allāatto della spedizione, in un cartone dichiarato contenere ācaffettiereā, proveniente dalla Cina. Aperto il pacco, tuttavia, il contenuto era tuttāaltro: ben n. 296 panetti di hashish accuratamente avvolti con nastro per imballaggi, di circa 1 etto ciascuno. Gli involucri erano contraddistinti, nella superficie esterna, da due diversi loghi, probabilmente apposti dallāorganizzazione criminale per distinguerne la qualitĆ . Le analisi chimiche esperite su alcuni campioni di sostanza, immediatamente effettuate a mezzo dei laboratori dellāUniversitĆ di Messina, hanno confermato lāalto principio attivo della droga, che avrebbe consentito la realizzazione di n. 324.864 dosi di stupefacente, per un ipotetico guadagno illecito di oltre 300.000 euro nelle casse della consorteria criminale destinataria del prezioso carico.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, lāindagato, gravato da significativi precedenti di polizia per stupefacenti nella zona di Piacenza, ĆØ stato tratto in arresto ed associato alla locale casa circondariale di Gazzi, a disposizione dellāAutoritĆ Giudiziaria di Messina. LāattivitĆ condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con lāimprescindibile ausilio delle unitĆ cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto del narcotraffico, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia. La frequenza con cui vengono effettuati sequestri di stupefacente, oltre a confermare lāimportanza del territorio peloritano quale punto strategico di snodo dei traffici illeciti verso lāIsola, testimonia la rilevanza attribuita al fenomeno dalle Fiamme Gialle messinesi e dalle AutoritĆ Giudiziarie del distretto, vieppiĆ¹ perchĆ©, come ormai giudiziariamente accertato, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa.