(Video gazzettadelsudonline)
Castrolibero (CS) – La clamorosa protesta sfociata nell’occupazione a parte degli studenti del liceo scientifico ‘Valentini-Majorana’ di Castrolibero (CS) ha aperto un vero caso che, molto probabilmente, approderà nelle aule giudiziarie. In estrema sintesi i ragazzi stanno lanciando un grido di allarme in quanto, sostengono, da anni all’interno del loro istituto si sarebbero verificate presunte molestie sessuali, atteggiamenti discriminatori, richieste di materiale fotografico sessuale.
Episodi resi noti da alcune studentesse che ne avrebbero anche parlato con la dirigente scolastica sembra, al momento, senza risultati. Anche per questa ragione un’ex studentessa ha creato la pagina Instagram “call.out.valentini.majorana» dove ha raccolto e pubblicato le testimonianze di altre ragazze.
Sottolineiamo che allo stato non risulta siano state sporte denunce alla competente autorità giudiziaria nè provvedimenti disciplinari contro i presunti autori di tali offensivi atteggiamenti.
Quello che, comunque, a nostro avviso risulta davvero incomprensibile è come le gravissime segnalazioni fatte abbiamo avuto bisogno di una protesta così clamorosa per essere finalmente prese in considerazione. I Carabinieri, infatti, questa mattina sono intervenuti e, pare, hanno anche ascoltato alcune studentesse e i loro compagni.
Ora, posto che ci sembra davvero assurdo pensare che centinaia di ragazzi abbiano potuto organizzare una manifestazione così eclatante solo per ‘vendetta’ verso questo o quel docente, alcune domande ci sembra doveroso porle.
Innanzitutto chiediamo alla Dirigente scolastica, che ha il dovere di tutelare sia il personale che tutti gli studenti, di recarsi senza indugio presso le forze dell’Ordine a riferire ogni dettaglio delle vicende che le sarebbero state riferite. E’ suo preciso dovere per fare chiarezza definitiva su una vicenda che, comunque si accertino i fatti, non può essere sottovalutata per la sua gravità . Alla stessa dirigente ci permettiamo di chiedere di ritirare la querela per diffamazione che sarebbe stata formalizzata contro i gestori della pagina social.
Allo stesso tempo, per sgombrare il campo da ogni polemica o accusa di gettare discredito sulla scuola e sulla moralità dei suoi docenti, anche le studentesse ‘vittime’ dei presunti abusi facciamo lo stesso riferendo all’autorità di polizia fatti precisi, circostanze, testimonianze dirette.
E’ interesse comune che l’intera vicenda venga chiarita al più presto e che le eventuali responsabilità ‘penali’ o ‘morali’ sia individuate e ‘punite’.
Mdf