Nelle primissime ore della mattinata odierna, i Carabinieri delle Compagnie di Petilia Policastro e Cirò Marina (KR), al culmine di una coordinata attività di polizia giudiziaria congiunta, hanno tratto in arresto per i reati di “furto aggravato” e “riciclaggio”, commessi in concorso tra loro, B. S., 53enne, carrozziere, petilino, F. S. I., 33enne, catanese, ma residente a Cotronei (KR), disoccupato, e M. M. E., 44enne, polacca, residente a Caccuri.
In particolare, alle precedenti ore 22.00, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia cirotana, mentre stava svolgendo il proprio preordinato servizio perlustrativo nella giurisdizione di competenza, è stata allertata tramite la Centrale Operativa dal proprietario di una Fiat Panda dell’avvenuto furto della stessa da parte di due malviventi. Lo stesso, in costante contatto telefonico con i militari, ha fornito delle determinanti indicazioni, che hanno consentito di ricostruire il tragitto dei malfattori, i quali, dopo aver perpetrato il furto a Cirò Marina, si sono dapprima spostati in direzione Crotone sulla Strada Statale 106, abbandonando il mezzo rubato e salendo a bordo di una Fiat Punto, risultata essere in uso a B. S., ma, nella circostanza, condotta da M. M. E., con la quale hanno cercato di dileguarsi, imboccando la Strada Statale 107 in direzione Cosenza e raggiungendo la località ‘Campodenaro’ di Caccuri, dove sono stati bloccati dalla pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro, che ha agito in stretto coordinamento con i colleghi di Cirò Marina.
I successivi accertamenti condotti dai militari dei Reparti intervenuti hanno permesso di rinvenire:
‒ immediatamente, nell’autovettura adoperata per la fuga dai malviventi, numerosi strumenti di effrazione e due centraline elettroniche per la codificazione delle autovetture;
‒ all’interno del garage dell’abitazione in uso a M. M. E., una Fiat Punto di colore nero di provenienza illecita, alcune targhe automobilistiche riferite a una sua precedente immatricolazione e un’ulteriore centralina per la codificazione di autoveicoli;
‒ dentro i locali adibiti ad autofficina riconducibili a B. S., altre sette autovetture, perlopiù della marca Fiat, di sicura provenienza illecita, sulle quali sono ancora in atto più approfonditi accertamenti per stabilirne la provenienza.
L’odierno risultato operativo conseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, che ha permesso di far luce su di un congruo numero di furti di autovetture dei tipi Fiat Panda e Punto verificatisi nell’ultimo mese e mezzo nelle province di Crotone e Cosenza, in particolare nel comprensorio Silano e pre-Silano, è giunto al culmine di appositi servizi coordinati organizzati ad hoc ed effettuati dai Reparti dipendenti, volti in primis alla prevenzione e in secondo luogo alla repressione di questi fastidiosissimi eventi delittuosi, come nell’odierno caso, con la determinante e fattiva collaborazione della vittima, la quale, grazie alle informazioni fornite e al senso civico dimostrato, ha permesso il recupero della propria autovettura, poco prima trafugata, e l’individuazione di una vera e propria centrale di riciclaggio di automezzi di provenienza illecita.
Al termine degli accertamenti di rito, i tre presunti malviventi sono stati tratti in arresto per “furto aggravato” e “riciclaggio” in concorso, venendo condotti presso le loro rispettive abitazioni in regime di detenzione domiciliare e in attesa dell’odierno svolgimento del processo con il rito direttissimo.