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giovedì, 28 Novembre, 2024
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VIDEO-Gioia Tauro, nascondeva 500 kg di droga sotto terra: in manette figlio del boss Molè

VIDEO-Gioia Tauro (RC) – Nelle scorse ore gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria – Sezione Criminalità Organizzata e Catturandi- coadiuvati dai colleghi del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro –hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione illecita di un ingente quantitativo di cocaina, Rocco Molè di 25 anni, figlio dell’ergastolano Girolamo Molè di 59 anni, considerato vertice dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta operante a Gioia Tauro.
L’operazione di polizia- coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Ottavio Sferlazza – trae origine da alcune perquisizioni eseguite quella mattina dagli investigatori della Polizia di Stato presso un capannone e alcuni terreni nella disponibilità di Rocco Molè in località ‘Sovereto’ di Gioia Tauro.
Le attività di polizia giudiziaria condotte dalla Squadra Mobile sotto le direttive del Sostituto Procuratore di Palmi Daniele Scarpino, si sono concluse con esiti di assoluto rilievo.
Infatti, all’interno del capannone, dentro alcune ceste di plastica sono stati rinvenuti 150 panetti di cocaina sistemati, due per ogni busta di cellophane termosaldata, in 75 pacchi.
Le perquisizioni estese ad alcuni fondi coltivati ad agrumeto nelle vicinanze del capannone – anch’essi nella disponibilità di Rocco Molè – consentivano di individuare un ulteriore ingente carico di cocaina, occultato al di sotto della superficie del terreno.
Determinante ai fini del ritrovamento del carico di droga è stata l’arguzia e la spiccata esperienza di settore che portava gli operatori della Squadra Mobile ad accorgersi che in determinato punto la superficie del terreno appariva manomessa.
Le conseguenti operazioni di scavo portavano alla luce altri 340 panetti di cocaina contenuti in pacchi di plastica sigillati. Alcuni pacchi riportavano il logo “Tim”, altri quello della nota squadra di calcio spagnola “Real Madrid”.
Gli esami speditivi di Polizia Scientifica consentivano di accertare che la sostanza rinvenuta in panetti era cocaina e che il peso complessivo degli stessi era di 537,526 kg lordi.
Ulteriormente estesa all’abitazione di Rocco Molè a Gioia Tauro, la perquisizione consentiva di procedere al rinvenimento e sequestro di un ingente quantitativo di marijuana, custodita all’interno di 53 involucri elettro saldati, per un peso complessivo di 24,624 kg. lordi. Nell’ambito delle attività veniva sequestrata al Molè anche una denuncia di semina di cannabis sativa, vidimata il 20.6.2019.
Di fronte all’evidenza del rinvenimento dell’ingente quantitativo di cocaina all’interno di una struttura e nei luoghi a lui riconducibili – di cui possedeva le chiavi di accesso – Rocco Molè, che era presente sul posto nel corso delle perquisizioni, dichiarava spontaneamente agli investigatori della Squadra Mobile di essere l’unico detentore responsabile della quantità di droga sequestrata, sicché veniva tratto in arresto e tradotto, al termine degli accertamenti di rito, presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
In data odierna, il G.I.P. presso il Tribunale di Palmi ha convalidato l’arresto di Rocco Molè e su richiesta della locale Procura della Repubblica ha applicato allo stesso la misura cautelare della custodia in carcere.

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