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lunedì, 20 Gennaio, 2025
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VIDEO-Operazione nel Salento, arrestati esponenti Sacra corona unita collegati con cosca Mammoliti-Fischiante

Alle prime luci dell’alba è partito a Lecce e nel Nord Salento un blitz dei carabinieri del Ros per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere di 16 persone, indagati a vario titolo per i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di droga, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni e frode fiscale, estorsione, rapina e trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita aggravati ex articolo 416 bis del codice penale. Il clan avrebbe operato a Monteroni, Lecce, Arnesano, San Pietro in Lama, Novoli, Leverano, Porto Cesareo e Veglie.

Il clan in contatto con la ‘ndrangheta
Il clan Politi della Sacra Corona Unita attivo nel territorio di alcuni comuni della provincia di Lecce e nello stesso capoluogo si sarebbe riorganizzato dopo i colpi subiti dalle operazioni delle forze dell’ordine. Il reggente, agli arresti domiciliari, avrebbe collegato l’organizzazione ai vertici della cosca di ‘ndrangheta Mammoliti-Fischiante. Sono alcune delle evidenze emerse dalle indagini dei carabinieri del Ros (Raggruppamenti operativi speciali) del capoluogo salentino che oggi, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali di Lecce e Milano, del 6° Elinucleo di Bari, del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno e dello Squadrone Eliportato ‘Cacciatori di Puglia’.
Dalle investigazioni è emersa appunto la riorganizzazione del clan mafioso conseguente all’operazione ‘Labirinto’ del Ros del 2018, nel cui ambito era stato arrestato anche il presunto capo Saulle Politi, 51 anni. Un riassetto favorito, secondo gli inquirenti, a partire dal 2019, dalla detenzione domiciliare di Gabriele Tarantino, 44 anni, che ne avrebbe assunto la reggenza, curando l’affiliazione di nuovi aderenti e la definizione delle strategie criminali. Inoltre sarebbero stati riorganizzati gli assetti interni e sarebbe stata costituita una cassa comune, dove confluivano i proventi illeciti che sarebbero stati utilizzati per il sostentamento degli affiliati detenuti e delle loro famiglie, nonché per finanziare le attività imprenditoriali riconducibili al clan. Tarantino avrebbe coltivato rapporti con i capi di altri clan federati alla Sacra Corona Unita e con i vertici della cosca di ‘ndrangheta Mammoliti-Fischiante.

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L’arresto in flagranza
Nel blitz di questa mattina è stato arrestato in flagranza Gerardo Civino, 44 anni, di Monteroni: si tratta di un finanziere in servizio al comando provinciale di Brindisi. Nell’ordinanza risulta indagato a piede libero. Tuttavia, questa mattina, durante la perquisizione nella sua casa di Monteroni, i carabinieri del Ros hanno trovato cinque chili di cocaina a conferma dell’ipotesi accusatoria secondo cui è il custode della droga del clan.

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