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venerdì, 22 Novembre, 2024
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VIDEO-Operazione “Wave”: Carabinieri e Guardia Costiera a difesa di coste, ambiente ed ecosistemi marini

Catanzaro – Ottanta irregolarita’, di cui oltre 20 di carattere penale, 60 lavoratori “in nero” accertati, sanzioni amministrative per oltre un milione di euro. Sono questi i numeri dell’operazione “Wave”, condotta a giugno dall’Arma dei carabinieri e dalla Guardia Costiera sulle coste della Calabria e finalizzata alla tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli ecosistemi marini calabresi.
I dati, illustrati in una conferenza stampa a Catanzaro dal comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Pietro Salsano, e dal direttore marittimo per la Calabria, capitano Giuseppe Sciarrone, segnalano una diffusa illegalita’ concentrata nei 61 siti oggetto di ispezione dislocati su tutta la regione, nella quale sono state censite complessivamente oltre 1.300 strutture – tra stabilimenti balneari, bar e ristoranti, hotel e villaggi, campeggi, pontili, parcheggi, deposito imbarcazioni – legate ad attivita’ svolte sul demanio marittimo: si va dagli scarichi illegali in mare all’illegittima occupazione di suolo demaniale, dal mancato rispetto delle norme in materia di lavoro – in una sola struttura sono stati scoperti 23 operatori “in nero” – alla mancanza di tracciabilita’ negli alimenti, al punto che le forze dell’ordine hanno individuato anche cibi conservati in stato pessimo o ancora surgelati ma spacciati e venduti come cibi freschi.

“Stiamo facendo questo tipo di lavoro – ha spiegato il comandante regionale dei carabinieri Salsano – perche’ l’importanza che il terziario sul Pil della Calabria e’ notevole, per questo abbiamo voluto fare un discorso programmatico con un approccio diverso dal classico blitz, partendo da un censimento delle attivita’ sulle coste – ne abbiamo censite oltre 1300 – iniziato ai primi dell’anno e poi avviando i controlli da giugno. E’ un problema che non si risolve in uno o due anni ma richiede un lavoro lungo, che impostiamo anche per chi verra’ dopo di noi perche’ oggettivamente e’ un problema strutturale, che e’ ancora allarmante purtroppo. Un problema anche culturale e spero che possiamo mandare un messaggio a chiunque si occupa di queste attivita’ di mettersi a posto. Il nostro scopo – ha specificato il generale Salsano – non e’ quello di scoraggiare l’attivita’ di impresa o allontanare i turisti, rovinando l’economia di un territorio, lo scopo e’ quello di dire che pero’ occorre operare nella piena legalita’. Comunque noi controlleremo tutto”.

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“Il rispetto delle norme demaniali e ambientali e’ stato al centro della nostra azione, l’attivita’ proseguira’ nel tempo e ci auguriamo che anche chi non e’ stato soggetto a verifiche possa al piu’ presto adeguare”, ha detto a sua volta il direttore marittimo della Guardia Costiera Giuseppe Sciarrone.
Secondo quanto riferito in conferenza stampa, le attivita’ di controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi estendendosi anche alla depurazione. Nell’incontro con i giornalisti e’ stato poi anche ricordato l’impegno anche economico della Regione in tema di contrasto ai reati ambientali e alla maladepurazione.

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