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venerdƬ, 22 Novembre, 2024
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VIDEO-Reggio Calabria: sequestrato patrimonio di un’azienda ad imprenditore di Rosarno

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, che dispone lā€™applicazione della misura patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore di Rosarno ritenuto vicino alla nota cosca di ā€˜ndrangheta che fa capo alla famiglia ā€œPESCEā€. La figura criminale del proposto, esponente di spicco della citata consorteria criminale ed inserito nel tessuto criminale rosarnese senza soluzione di continuitĆ  a partire giĆ  dagli anni ā€™80, ĆØ emersa, da ultimo, nelle operazioni di polizia denominate:

ā€¢ ā€œFAUSTā€, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria nel mese di gennaio 2021 che ha permesso di acclarare: la radicata e attuale operativitĆ  della cosca Pisano, operante sul territorio di Rosarno, l’articolazione territoriale di Ndrangheta denominata ā€œsocietĆ  di Polistenaā€ e della locale di ndrangheta di Anoia; l’esistenza di una fiorente attivitĆ  di narcotraffico che, dal porto di Gioia Tauro, si dipanava attraverso articolazioni criminali federate in Campania, Puglia, Basilicata e Lombardia; il reimpiego del denaro proveniente dal narcotraffico in attivitĆ  usurarie e la commissione di diversi episodi di minacce e danneggiamento in danno di commercianti a scopo estorsivo; l’appoggio elettorale fornito dalla cosca Pisano ad alcuni politici di Rosarno.

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ā€¢ ā€œHANDOVER-PECUNIA OLETā€, eseguita, nellā€™aprile 2021, dalla Guardia di Finanza e dal R.O.S. dei Carabinieri di Reggio Calabria nei confronti della cosca ā€œPesceā€ di Rosarno, che ha permesso di disvelare lā€™esistenza di un vero e proprio accordo che avrebbe consentito alla consorteria di gestire, in condizione di monopolio, i remunerativi settori dellā€™indotto della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. In tale ambito il citato imprenditore, avrebbe ideato e attuato un sistema di intestazioni fittizie volto a schermare la sua posizione di reale dominus di beni illecitamente accumulati e, al contempo, evitare lā€™applicazione di provvedimenti ablativi a carattere patrimoniale, dei quali giĆ  in passato era stato destinatario. Il tutto con il fondamentale supporto di un dottore commercialista, il quale, ponendo a disposizione dellā€™organizzazione criminale le proprie competenze in materia contabile, societaria e fiscale, avrebbe curato gli aspetti tecnici di tale modus operandi. Per tali condotte il proposto – allo stato del procedimento e fatto salvo il successivo e definitivo accertamento delle responsabilitĆ  – ĆØ stato rinviato a giudizio per i reati di associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso.

In relazione alle risultanze delle attivitĆ  di cui sopra, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre piĆ¹ interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalitĆ  organizzata – ha delegato il Nucleo Polizia Economico Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico-patrimoniale finalizzata allā€™applicazione, nei confronti del citato professionista, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Sul punto, una volta documentata la pericolositĆ  sociale, lā€™attivitĆ  in rassegna ha consentito di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attivitĆ  di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilitĆ  del proposto, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacitĆ  reddituale manifestata. Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha decretato lā€™applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dellā€™intero compendio aziendale di 1 cooperativa agricola formalmente intestata a prestanome, comprensivo di 2 terreni e di 1 immobile adibito ad uso commerciale/industriale, 4 fabbricati ubicati tra Rosarno e Tropea, 1 autovettura, nonchĆ© tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilitĆ , per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro. Lā€™attivitĆ  di servizio in rassegna, frutto di una sinergica collaborazione tra Forze di Polizia, efficacemente coordinate dalla Procura Distrettuale reggina, testimonia lā€™elevato livello di attenzione rivolta allā€™individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilitĆ  finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare lā€™inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con lā€™intento di ripristinare adeguati livelli di legalitĆ , tutelare la sana imprenditoria ed assicurare la trasparenza e la sicurezza economico finanziaria.

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