“Mia madre praticamente non riuscivo a farla smettere di piangere, ma a un certo punto le ho detto ci sentiamo fra una ventina di minuti.” Così Brunori Sas, terzo classificato del 75° Festival di Sanremo con la canzone “L’albero delle noci”, che ha vinto anche il premio come miglior testo, a margine di una conferenza stampa. Il terzo posto al Festival di Sanremo “è stato sorprendente, perché non avevo nessuna aspettativa. È quando non hai niente da perdere che accadono le cose belle. Ero arrivato con l’unica aspettativa di portare il mio mondo e una canzone a cui, per ovvie ragioni, tengo tantissimo”.
“Ero già contento giovedì dopo l’applauso a fine esibizione e mi ha fatto molto piacere che la critica avesse parlato bene della canzone – ha detto Dario Brunori in sala stampa, il giorno dopo il verdetto – una canzone che sulla carta potrebbe sembrare non da Sanremo, e invece è andata bene. Ieri sera è sembrata una scena come se fossimo in una sorta di film, è sorprendente proprio perché, non avendo aspettative, quando non pensi a quello che puoi perdere o guadagnare a volte accadono cose belle. Siamo arrivati qui con un vestito autentico, senza cambiare per il contesto che ci ospitava”.
Brunori ha poi chiuso all’insegna dell’ironia: “L’Eurovision? Mi dispiace perché avrei potuto portare i miei outfit da parroco. È bello anche perché è un podio di giovanissimi”. Infine, sul podio interamente maschile: “È un tema bello da affrontare tra artisti, anche a me ha colpito. Posso solo dire, come consolazione, che mi sembra anche da questa conferenza, oltre che dall’umanità che emerge, che in questo podio sia rappresentato un maschile che non è patriarcale”.